La radio siamo noi
OFFERTA 2022-2023
Contenuti innovativi di qualità, nuovi studi, una vera e propria rivoluzione tecnologica in atto, un nuovo canale rivolto ai giovani: Rai Radio guarda al futuro. Tra conferme e novità presentata la programmazione della nuova stagione. La presidente Rai Marinella Soldi: «È un palinsesto straordinario anche in vista del centenario che la Radio sta per compiere, nel 2024, dopo i cento anni appena festeggiati dalla Bbc». L’Ad Carlo Fuortes: «Il piano industriale prevede grandi investimenti in tecnologia, in impianti, nella rete Dab, e nell’evoluzione di RaiPlaySound»
La storica Sala A di via Asiago a Roma, fiore all’occhiello tecnologico della Rai, ha ospitato la presentazione dei palinsesti 2022-2023 di Rai Radio. Un’offerta editoriale che vede oggi impegnati i canali generalisti Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Rai Isoradio affiancati da una ricchissima offerta verticale: Gr Parlamento, Radio1 Sport, Radio3 Classica, Radio Kids, Radio Techeté, Radio Tutta Italiana. Inoltre, Rai Radio Live e Rai Radio Indie, che a breve lasceranno il posto a un nuovissimo canale a target giovani, a cui sarà dedicato uno dei nuovi studi in preparazione. “A 100 anni dalla nascita, oggi la radio è potentemente sfidata dal digitale, una sfida epocale che spazia dai podcast ai cruscotti delle macchine e, ovviamente, dagli smart-speaker e dagli esperimenti di ascolto immersivo – ha affermato la presidente della Rai, Marinella Soldi – una sfida che passa anche dalla capacità di creare empatia con i cittadini. Rai Radio lo sa bene e il percorso di questi anni mostra sia l’attenzione alla tecnologia e all’innovazione sia la capacità di costruire con i cittadini una relazione di grande qualità”. Per l’amministratore delegato Carlo Fuortes “l’attenzione che il vertice della Rai, il cda e l’azienda, danno alla Radio, dimostra che per noi non è la sorella povera della Tv: investiamo nuove risorse in tecnologia, negli studi e negli impianti. Pensiamo di valorizzare uno strumento così antico e al tempo stesso così moderno come la Radio che ha anticipato la riorganizzazione per generi operata dalle reti tv. Puntiamo sul completamento e sul rafforzamento del processo di digitalizzazione, un cammino già intrapreso e su cui proseguire, e sui progetti di attrazione del pubblico più giovanile, più attratto dai podcast che dalla radio lineare”. Obiettivo di Rai Radio? Continuare a crescere in numeri e qualità, con un’offerta ampia e capillare. Sempre più centrale nel rapporto con gli ascoltatori, la piattaforma RaiPlaySound. “Rai Radio – spiega il direttore Roberto Sergio – spingerà ancora di più sul Dab, grazie a un importante piano di investimenti aziendale. Allo stesso modo, rafforzerà la comunicazione relativa all’ascolto in Ip, con l’obiettivo di rendere l’ecosistema digitale il più pervasivo e qualitativo possibile”. Una radio sempre più protagonista nel mondo visual, che vivrà sui social con un numero sempre maggiore di finestre video. “Stiamo per inaugurare due nuovi studi per Radio 1 – prosegue Sergio – realizzati in ottica audio video, come ormai da standard Rai Radio. Ma non è tutto: per la nuova radio che nascerà a breve dedicata ai giovani, stiamo realizzando una sorta di ‘meta studio’, un ambiente polivalente, totalmente personalizzabile, con facilità di interazione fra conduttore e ascoltatori e tecniche produttive leggere. Una vera novità nel mondo della radio italiana”.