LA NUOVA STAGIONE TV

Una Rai di cui essere orgogliosi, aperta e inclusiva

L’Amministratore Delegato Fabrizio Salini racconta al RadiocorriereTv le strategie alla base dei palinsesti autunnali

Che Rai che sarà quella della stagione 2020-2021?

Una Rai aperta e proiettata al futuro, capace di sperimentazioni coraggiose e in grado, allo stesso tempo, di rinnovare l’interesse degli spettatori affezionati alle grandi produzioni dell’Azienda. Sarà una Rai inclusiva, aperta alle esigenze di tutti. Una Rai per i giovani, anche attraverso l’ulteriore potenziamento di RaiPlay, che è stato il nostro fiore all’occhiello del successo della passata stagione. Sarà una Rai di servizio, sempre scrupolosa e documentata nei racconti, capace di interessare e incuriosire sui grandi temi, in grado di veicolare la cultura come dimensione imprescindibile della nostra vita e della nostra identità. Sarà una Rai che renderà familiari a tutti le nuove tecnologie; una Rai che perseguirà i suoi obiettivi di impegno civile, sempre con una spiccata sensibilità per il sociale sia nel campo dell’informazione sia in quello dell’intrattenimento. Il periodo di lockdown ha fatto emergere le grandi potenzialità del Servizio Pubblico radiotelevisivo come riferimento attento della società. Sarà una Rai in sincronia con lo spirito di rinascita e di rilancio che sta animando il Paese.

In una fase tanto difficile l’obiettivo è stato quello di presentare una programmazione importante mantenendo grande attenzione al contenimento dei costi

Il contenimento dei costi è uno dei principali obiettivi dell’Azienda. Ci aspetta un periodo difficile, che è quello che sta attraversando tutto il Paese e la razionalizzazione dei costi è una misura doverosa, che fa stare il Servizio Pubblico radiotelevisivo al passo con i tempi e in linea con il Paese. Questo contatto con la realtà è il fondamento della credibilità dell’Azienda e la sua forza, il bene più prezioso della Rai.

Un Servizio Pubblico con una connotazione sempre più plurale e inclusiva

Sin dal principio ho sentito molto la responsabilità di non disperdere il ruolo di Servizio Pubblico della Rai, ma anzi di proteggerlo e valorizzarlo ulteriormente. Sono tanti gli esempi nella programmazione dei prossimi mesi che testimoniano il nostro impegno per la scuola e la cultura. Il nostro Servizio Pubblico sono le tante produzioni sia nel campo dell’informazione, con voci plurali e maggiore approfondimento, sia nell’intrattenimento, la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, le iniziative per valorizzare i territori, declinati al plurale, specie nel Mezzogiorno, l’attenzione alle disabilità, il riscontro ad una crescente sensibilità green. Già oggi una buona parte della nostra programmazione è orientata verso i temi della sostenibilità, lo sarà ancora di più.

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