La musica per tutta la vita
RICCHI E POVERI
Disco d’oro per il successo sanremese “Ma non tutta la vita” e una tournée per la quale si prevede il tutto esaurito. Angela Brambati e Angelo Sotgiu stanno facendo cantare l’Italia intera: «Stiamo vivendo una favola bellissima»
“Ma non tutta la vita” è disco d’oro. Come vivete questo prestigioso riconoscimento?
Angela: Per me è una favola. È qualcosa che non ho ancora realizzato del tutto.
Angelo: Con tanto piacere e tanta soddisfazione. Siamo stati premiati dal pubblico per il nostro lavoro, per il nostro impegno.
Al vostro esordio all’Ariston avete sorpreso il pubblico…
Angela: Siamo saliti sul palco completamente avvolti da un grande fiocco rosso che abbiamo indossato per tutta la nostra prima esibizione (sorride). Ci siamo presentati in due, e per noi è stata la prima volta, e con una canzone in cui credevamo e che speravamo potesse avere successo.
Angelo: Non ci aspettavamo, dopo 32 anni, di tornare a Sanremo. Esserci andati è stata la cosa più importante.
Come avete vissuto il palco dell’Ariston dopo così tanto tempo?
Angelo: Con felicità e difficoltà allo stesso tempo, perché negli anni tutto è cambiato. Una volta si facevano poche interviste e la cosa più importante era salire sul palco e cantare. Oggi le cose si sono un po’ invertite, è importante il lavoro che devi fare per i social, e poi anche cantare.
Per la prima volta vi siete esibiti in due. Cosa ha significato per voi?
Angela: Abbiamo iniziato da tempo una nuova vita a due. Abbiamo sempre amato la musica senza mai pensare di smettere. Sono già otto anni che cantiamo in coppia, facendo tournée in Italia e all’estero. Questa canzone ci ha consacrati come duo.
Piacete ai bambini, agli adulti, ai nonni. Qual è la vostra forza?
Angela: Penso che sia un insieme di cose. A Sanremo, ad esempio, abbiamo indossato abiti bellissimi di stilisti che li hanno scelti per noi. La canzone era molto bella e noi ci abbiamo messo tutto di noi stessi, anche scherzando e ridendo, così come accade nella vita reale.
Il momento più bello di questi ultimi otto anni di carriera?
Angelo: Non uno ma tanti, i concerti che facciamo, le serate. Tutto questo è sempre una sorpresa.
A maggio parte una anteprima del vostro tour, per alcune date è tutto esaurito…
Angelo: Esatto. Milano, Roma e altre date sono già sold out e speriamo che lo diventino tutte (sorride).
“Ma non tutta la vita” è tra le canzoni più virali del momento su TikTok. Che rapporto avete con i social?
Angelo: Angela segue il suo e io il mio. È un rapporto molto leggero. Io leggo le notizie, mi informo.
Angela: Mi capita di rispondere a dei messaggi, pur non trascorrendo la giornata sui social. Leggo ogni tanto, mi fa piacere ricevere apprezzamento. Impareremo comunque a essere più presenti (sorride).
Vi aspettavate tanto successo sui social media?
Angela: Abbiamo un seguito di giovanissimi, perché credo che li divertiamo.
Angelo: Ci sono molti ragazzi che ci seguono e che iniziano ad apprezzare la nostra musica. Per noi è una grande soddisfazione.
“Ma non tutta la vita” è una dichiarazione di intenti, una traduzione in chiave pop della filosofia dell’attimo. Voi quando lo avete colto in maniera decisiva quell’attimo?
Angelo: Probabilmente quando abbiamo conosciuto Fabrizio De André che ci portò a fare un provino a Milano. Non andò bene, non ci presero, ma lui ci spronò ad andare avanti dicendoci che avremmo avuto successo ugualmente. Noi continuammo così, a studiare e a fare altri provini. Quello forse è stato l’attimo giusto.
Il videoclip della vostra canzone è come un ritorno al passato, ma con un passo deciso verso il futuro?
Angela: Ilpassato lo vediamo lontano. Siamo concentrati sul presente e sul futuro, in questo particolare momento ci sembra di essere rinati.
Angelo: Non rinneghiamo nulla del passato, ma siamo concentrati su quello che facciamo oggi.
Icone della musica italiana, grandissimo successo all’estero. Dove amate di più esibirvi?
Angelo: Ultimamente siamo stati in Cile, dove abbiamo ricevuto un’accoglienza incredibile, cosa che non pensavamo. Lì mi piacerebbe tornare, così come in tutto il Sud America, per poterci esibire anche in altri contesti.
Nelle vostre esibizioni il divertimento non manca…
Angela: Per fortuna!
La canzone a cui siete più legati qual è?
Angelo: Credo che siamo d’accordo nel dire “Sarà perché ti amo”. È quella che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo.
Angela: È lei. La cantano tuttora negli stadi, un brano di grandissimo successo. La può cantare chiunque e c’è anche chi cambia le parole. È molto divertente.
Come fate a non fermarvi mai?
Angela: Oggi dormiamo poco, mangiamo poco, ma ce la facciamo. Ogni tanto ci prendiamo una breve pausa in cui io non esco di casa per due o tre giorni e dormo tantissimo per recuperare. Poi riparto.
Angelo: Questo non è un mestiere ma una passione vera e propria. È quello che ci porta avanti sempre.
Avete mai pensato di fare una pausa un po’ più lunga?
Angela: Mai.
A cosa avete rinunciato per il vostro successo?
Angelo: Abbiamo forse trascurato un pochino la famiglia lavorando all’estero. Ma abbiamo fatto quello che potevamo fare. Non siamo i soli a stare lontani, ci sono tanti mestieri molto più difficili del nostro che portano lontano, purtroppo, dai propri cari.
A parte il tour, qual è la vostra prossima sfida?
Angelo: È tutto in divenire.
Angela: Andremo in sala d’incisione per registrare in lingua catalana, e poi arriveranno nuove canzoni.
Che saluto volete fare ai lettori del RadiocorriereTv?
Angela: Continuate a seguire questo bellissimo giornale, che io leggo. E se ci sono i Ricchi e Poveri, è ancora più bello! (sorride)