La musica è sogno

SANREMO 2024

Dopo gli ultimi annunci al Tg 1 la squadra di Amadeus è al gran completo. A co-condurre il Festival nelle sue cinque serate saranno Marco Mengoni, Giorgia, Teresa Mannino, Lorella Cuccarini e Fiorello. L’attesa per l’appuntamento musicale e televisivo più importante dell’anno è alle stelle. Il Direttore artistico al RadiocorriereTv: «Sanremo ha cambiato completamente la mia vita. Mi ha permesso di realizzare quello che sognavo da ragazzo e che non avrei mai pensato di poter raggiungere». E sugli artisti in gara: «Tra giovani e big il cast è fantastico»

Si parte con “Sanremo giovani”, l’anticamera del Festival della Canzone italiana…

Si dà il via alla musica, e per me questa è una fase importantissima da sempre. I giovani hanno un ruolo particolare nei miei festival, che si tratti dei partecipanti a “Sanremo giovani” così come dei giovani che fanno parte del cast che si esibirà all’Ariston. Ci sono talento, entusiasmo e tanti sogni. È molto bello.

Tante ore di musica nelle orecchie per la selezione dei brani, che viaggio è stato?

Un viaggio bellissimo come ogni anno, quest’anno ancor più articolato. Tra “Sanremo giovani” e “Area Sanremo” abbiamo superato i 1300 brani. Non è stato facile perché i giovani bravi sono tanti, dover fare una selezione, portarli a una stretta cerchia, andare da 600 a 50 non è facile. Figuriamoci poi da 50 a 12. Sono davvero molto soddisfatto perché i 12 finalisti sono tutti talenti.

Tra le sorprese che ha voluto riservare al grande pubblico di Sanremo c’è anche la presenza al Festival di Giovanni Allevi…

Il Festival deve percorrere le strade del sentimento. Non organizzo Sanremo a tavolino, ma mi lascio guidare un po’ dalle emozioni. Conosco il maestro Allevi da tanto tempo. Quando appresi della sua malattia rimasi senza parole, quando l’ho incontrato qualche mese fa mi ha raccontato tutto: la sofferenza, ma anche la forza e la voglia di tornare a suonare, cosa che non accade da oltre due anni. Durante questo suo racconto gli ho proposto il palco dell’Ariston, per tornare a suonare di fronte a un pubblico numerosissimo. Lui ha accolto l’invito con una gioia immensa, e la sua gioia è automaticamente la mia e sarà la stessa grande gioia che proverà il pubblico a casa.

Dove sta andando la musica italiana?

La musica italiana viaggia con grande velocità, anche rispetto al mio primo Sanremo di cinque anni fa. Ho ascoltato circa 1800 brani, tra big e giovani, questa è un’ondata di musica, bellissima. Siamo noi a dover stare al passo con la musica, senza avere pregiudizi, senza pensare che un brano sia troppo nuovo, troppo strano e che quindi non vada bene. Dobbiamo aprire la mente e lasciarci guidare dal gusto dei giovani, che poi può trainare il nostro. Servono massima apertura mentale e voglia di ascoltare bella musica.

Quanto e come Sanremo ha cambiato la sua vita?

Sanremo ha cambiato completamente la mia vita. Mi ha permesso di realizzare quello che sognavo da ragazzo e che non avrei mai pensato di poter raggiungere, tra l’altro in questa maniera, che non è solo fare cinque festival, cosa che andava comunque al di là dei miei più ambiziosi sogni, ma quello di poter scegliere la musica. Scegliere le canzoni è la cosa che mi piace di più di Sanremo.

Sanremo si può solo amare?

Sanremo si ama, e le canzoni si amano. Tra giovani e big il cast è fantastico.

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