La musica ci rende migliori
Ema Stockholma
Insieme a Gino Castaldo racconterà l’Eurovision Song Contest su Rai Radio2. La conduttrice al RadiocorriereTv: «È una festa, ed è l’unico momento televisivo in cui ci sentiamo parte dell’Europa»
Ema, l’Eurovision per gli italiani è diventato una cosa seria… che cosa è successo in questi ultimi anni? Cosa ha fatto sbocciare questo amore?
Per fortuna si sono accorti tutti di quello che avevamo già capito noi, ossia che l’Eurovision è fantastico (sorride). È una festa, ed è l’unico momento televisivo in cui ci sentiamo parte dell’Europa, non solo italiani, ma di qualcosa di più grande. Questo sentimento di appartenenza è bellissimo. L’Eurovision non è come una competizione sportiva, c’è meno gara e più amicizia tra i Paesi.
Come ti stai preparando per vivere questa grande festa della musica?
Sto studiando i pezzi. Anche a “Back2back” con Gino Castaldo su Rai Radio2 facciamo sentire i brani, quelli che ci piacciono di più, raccontiamo come sono stati scelti: è molto divertente, gli aneddoti sono tanti.
Quanto nuovo c’è nella musica che suona oltre confine?
Non è tutto nuovo nuovo. Ci sono cose un po’ démodé e altre molto moderne. Mi ha fatto sorridere la storia del gruppo bulgaro, scelto da una serie di imprenditori, una sorta di Elon Musk della Bulgaria. Quest’anno poi c’è la gara nella gara, c’è l’exploit di Achille Lauro che tornerà sul palco insieme a Boss Doms e gareggerà per San Marino.
Mahmood & Blanco rappresentano l’Italia, Achille Lauro va a Torino con la bandiera di San Marino, chi riuscirà a conquistare di più il cuore degli italiani?
Per Achille, rappresentando un altro Paese, è più difficile, anche se tutto questo è un gioco, ma spero molto nella sua performance. È abituato a regalarci grande spettacolo e questo potrebbe divertire il pubblico. Però anche Mahmood e Blanco sul palco fanno venire i brividi, c’è grande chimica tra loro e, in questo periodo storico, questa emotività, questa bella emozione, giocano a loro favore.
Parliamo dei conduttori: un’italiana amata nel mondo, un cittadino del mondo e un animale da palcoscenico, come li vedi?
Tutti e tre perfetti. Quando ci si chiedeva chi potesse essere giusto per la conduzione avevo pensato a questi nomi. Sono molto ben equilibrati e poi sono internazionali veramente, ci rappresentano nel modo migliore. Ci sono la musica, la cultura, l’ironia, parlano benissimo le lingue, penso che siano più che all’altezza del compito. Mi aspetto grandi cose da Laura.
Qual è il mood del racconto di Rai Radio2?
Vogliamo far divertire le persone che cercheranno di seguirlo in radio. Staremo nell’“alveare” insieme alle altre radio e questo mi fa impazzire. Sapere di essere magari a fianco alla radio francese che ascoltavo da piccola mi fa volare. Io e Gino in realtà l’Eurovision lo proponiamo tutto l’anno in radio. A “Back2Back” facciamo un mondovision, cerchiamo di scoprire la musica del mondo. Siamo incuriositi da quello che sentiremo, dai brani, dalle delegazioni, dall’ambiente che ci sarà a Torino.