La mia estate piena d’azzurro

In televisione su Rai 1 con “Azzurro storie di mare”, in radio su Rai Radio 2 con “Lido Asiago 10” e in libreria con “Il Paese Azzurro” (Rai Libri): un’estate di lavoro e soddisfazioni per il popolare conduttore che nell’intervista al RadiocorriereTv parla del suo grande amore per l’Italia, che definisce «il paese più bello del mondo»  

 

La televisione, il libro: l’azzurro è il colore dominante di questa sua estate…

L’azzurro è un colore speciale, è il colore del cielo e del mare, è il colore delle nostre nazionali impegnate ai Giochi olimpici di Parigi, racchiude un po’ tutto quello che è la gioia di vivere, il desiderio di guardare avanti. A un certo punto, guardando verso l’infinito, il mare e il cielo si uniscono all’infinito ed è qualcosa di unico.

Quello di “Azzurro storie di mare”, il sabato alle 12 su Rai 1, è un viaggio delle emozioni… cosa deve avere una storia per arrivare al cuore del pubblico?

Racconto soprattutto storie di grandi italiane e di grandi italiani, partendo dalla provincia. Gente autentica, generosa, laboriosa, penso che la loro spontaneità riesca a conquistare i telespettatori. Il nostro è anche il racconto delle bellezze naturali e artistiche, delle tradizioni, dei dialetti, dell’enogastronomia. Già di per sé l’Italia tocca il cuore.

Tanti i programmi di territorio che ha condotto nel corso della sua carriera. Cosa le sta dando questo viaggio?

Arrivo dalla provincia, da Martina Franca. In questo lungo viaggio ho ritrovato i valori veri delle nostre famiglie e devo dire che mi sento proprio a casa. E così ripenso a quando facevo la vendemmia con i miei nonni, a quando preparavamo le conserve e poi mangiavamo tutti insieme sotto al pergolato, ai trulli in Valle d’Itria. In questi anni, realizzando i programmi, ho pranzato e cenato a casa di tante persone che mi hanno fatto sentire uno di loro. I profumi, i sapori, insieme ai racconti della gente, ti aiutano a conoscere in modo autentico un territorio.

Come nascono le sue interviste?

Tutto parte dall’ascolto, cerco di entrare nel vissuto delle persone che incontro con totale rispetto, sapendo che le loro esperienze, i loro sacrifici, possono essere d’esempio anche per le nuove generazioni.

“Il Paese Azzurro” (Rai Libri) è un altro tassello centrale del suo racconto…

Raccoglie le esperienze, gli incontri di “Azzurro storie di mare” e di “Linea Verde”. Il libro nasce dall’agenda che mi accompagna da sempre, il mio diario di bordo che di giorno in giorno accoglie nuove pagine. “Il Paese Azzurro” è il racconto di un’Italia vera, di luoghi rimasti al di fuori degli itinerari turistici classici, dei quali cerco di raccontare l’essenza. Cerco anche di stimolare chi legge a mettersi in cammino alla scoperta della nostra Italia, che è davvero il paese più bello del mondo. Sono fiero di essere italiano.

Una gavetta impegnativa, il sacrificio, poi il successo, confermato nel tempo, l’affetto del pubblico. Come vive questo momento della sua vita professionale?

Dietro a ogni lavoro ci sono impegno e sacrificio. Sono contento, certamente, ma non bisogna mai smettere di studiare, di prepararsi. Da oltre 35 anni faccio questo lavoro: la radio, la Tv, il cinema, il teatro, gli spettacoli dal vivo, un bagaglio d’esperienze che mi ha aiutato a essere pronto a cogliere le occasioni. Amo quello che faccio, il mio lavoro è anche un piacere enorme. Mi sento fortunato.

Nella sua estate lavorativa non manca la radio…

Il sabato e la domenica, a partire dalle 16, sono su Rai Radio 2 con “Lido Asiago 10”, nel corso della quale do tanti consigli di viaggio agli ascoltatori. Uno spazio divertente e spero utile grazie al quale conoscere le tante iniziative organizzate lungo lo Stivale.

Cosa non deve mai mancare nello zaino di un viaggiatore in partenza per una delle belle località italiane?

Un libro che racconti il territorio che visiteremo. Parlo di una guida come di un saggio o di un romanzo che possano aiutarci a rendere più originale e autentica la nostra esperienza.

Cosa la rende felice?

La famiglia, gli amici, Geneve che è la mia gatta. Mi rendono felice le persone e gli animali che mi sono accanto. E poi fare un lavoro che mi dà la possibilità di esprimermi.

Se una macchina del tempo le consentisse di fare parte di un programma storico della Rai, quale sceglierebbe?

Penso a un programma dei grandissimi della Tv, i maestri veri, Pippo Baudo, Corrado, Maurizio Costanzo, Raimondo Vianello. Beh, mi sarebbe piaciuto prendere parte a un “Fantastico”, a una “Corrida”. Seguo sempre ammirato ciò che ripropongono le Teche della Rai, che custodiscono un tesoro inestimabile.

Un suo augurio alla Rai…

A Mamma Rai, a cui dico innanzitutto grazie per avermi accolto, auguro di continuare a svolgere l’importante ruolo di servizio pubblico, dando attenzione e spazio alle tematiche sociali, a quelle culturali, al racconto di quello che siamo. Sempre W la Rai.

Per chiudere il cerchio le chiediamo di tornare sul territorio. Quali tappe consiglierebbe a un turista per la prima volta in Italia?

Ne indico alcune tra tantissime possibili. Escludendo le città d’arte li porterei in tre luoghi speciali: Otranto, meraviglia per il suo mare, la sua storia. poi a Procida, “L’Isola di Arturo” di Elsa Morante, quindi le Cinque terre, gioielli meravigliosi.

 

 

 

 

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