La croce e la svastica

I cristiani deportati e uccisi a Dachau dai nazisti, al centro del lavoro del regista Giorgio Treves. Giovedì 29 giugno alle 21.20 su Rai 3

Il regista Giorgio Treves, che ha già raccontato la shoah nei suoi documentari, ritorna con “La croce e la svastica”, proposto in prima serata su Rai 3 giovedì 29 giugno, ad affrontare l’argomento, ma questa volta spostando il punto di vista sui cristiani che furono vittime dei nazisti, deportati ed uccisi nel campo di Dachau.

Il documentario in due puntate si sviluppa come un viaggio e una ricerca personale dell’autore che, attraverso le testimonianze di alcuni sopravvissuti e le ricostruzioni degli storici, vuole comprendere e fare chiarezza anche sui rapporti tra la chiesa cattolica, quella protestante e il nazional socialismo.

Giorgio Treves comincia la sua ricerca partendo dall’Archivio Vaticano Segreto, un luogo che è stato oggetto di un recente proposito di Papa Francesco: quello cioè di togliere i sigilli riguardanti il pontificato di papa Pio XII, con lo scopo di chiarire la posizione della chiesa durante la II guerra mondiale.

Le ricostruzioni storiche si alternano a momenti emotivi: le storie personali, i ricordi, gli aneddoti di coloro che vissero in prima persona questa tragedia.

La seconda puntata entra nel vivo dell’ascesa del nazismo, che con il Paragrafo Ariano porterà a compimento lo sterminio ebraico, e si conclude interrogandosi sull’atteggiamento messo in atto dal Vaticano. Cosa avrebbe potuto fare la Chiesa? Cosa, forse, mancò di fare?

Il percorso termina nel lungo viale alberato di Dachau, con un finale che, presentando le recenti manifestazioni neonaziste, è un monito volto a scongiurare la reiterazione di simili atrocità.

I capitoli sono argomentati da storici italiani, francesi e tedeschi, intervallati da materiale inedito dagli archivi: Bundenarchive, Les Ateliers Des Archives, Critica Past e Istituto Luce solo per citarne alcuni.

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