La Corrida – Backstage
Quando mancano meno di due ore alla diretta entrano fieri e divertiti nello studio 5 del centro di produzione Fabrizio Frizzi di Roma, armati di tegami, campanacci, festoni, trombe e sonagli di ogni genere. Sono il pubblico de “La Corrida”, veri e propri co-protagonisti della trasmissione ideata da
Corrado e condotta da Carlo Conti, in onda il venerdì sera su Rai1. Il RadiocorriereTv li ha seguiti dal loro arrivo sino all’avvio della trasmissione
Il loro viaggio ha avuto inizio anche molte ore prima, sono partiti da ogni parte d’Italia, in automobile o in pullman, da soli o in comitiva alla volta della Capitale per assistere a “La Corrida”. Arrivano agli studi Fabrizio Frizzi da Termoli, Ascoli Piceno, Pisa, Avellino, e ancora da Padova, Rimini, Bari, dalla stessa Roma. È venerdì 26 aprile quando i 400 varcano i cancelli della Rai per assistere alla diretta del programma ideato 51 anni fa da Corrado e oggi condotto da Carlo Conti: attendono ordinatamente in fila per i controlli d’accesso, desiderosi di applaudire (o di fischiare) i dodici dilettanti allo sbaraglio che scenderanno in gara per cantare, ballare, imitare, fare spettacolo. Hanno il sorriso sulle labbra e tanta voglia di divertirsi insieme, consapevoli che saranno loro a decretare successi e insuccessi. Il signor Giuseppe, che per la prima volta entra in uno studio televisivo, richiama la nostra attenzione per mostrarci la grande pentola che ha portato co sé in trasmissione, con l’obiettivo di farsi sentire nel caso in cui qualcosa non dovesse piacergli. Al suo fianco due signore di mezza età raccontano come “La Corrida” rappresenti per loro da anni un appuntamento imperdibile e come si siano preparate alla serata con grande cura, nella speranza di essere inquadrate dalle telecamere di Rai1. La platea è quasi al completo quando alle 20.25 Carlo Conti entra in studio per collegarsi in diretta con il Tg1. Il conduttore, accolto da un’ovazione, chiacchiera con il pubblico già in festa. Agli spettatori sprovvisti di “strumenti di disturbo”, vengono distribuiti oggetti di ogni tipo provenienti dalla collezione storica del programma: ci sono maracas, tamburelli, piatti colorati in metallo. Il coreografo Fabrizio Mainini chiama a raccolta il corpo di ballo che si prepara al centro del palco, gli orchestrali prendono posto al fianco dei loro strumenti, il regista Maurizio Pagnussat si aggira tra le telecamere prima di andare in cabina di regia. Lo studio si fa di minuto in minuto più rumoroso. Il semaforo rosso troneggia al centro della scenografia, lo spettacolo de “La Corrida”, sul palco come in platea, sta per avere inizio.