La Compagnia è tornata
Dopo il grande successo della prima stagione, da domenica 11 aprile le nuove puntate della fiction di Ivan Cotroneo, scritta con Monica Rametta, incentrata sull’amicizia, sul talento, sull’impegno, sulla salvezza che deriva dalla musica. Con Alessio Boni, Anna Valle, Mehmet Gunsur e i “Cigni” Leonardo Mazzarotto, Fotinì Peluso, Emanuele Misuraca, Hildegard De Stefano, Ario Nikolaus Sgroi, Chiara Pia Aurora, Francesco Tozzi “L
“La Compagnia del Cigno”, la serie diretta da Ivan Cotroneo scritta a quattro mani con Monica Rametta è tornata a regalare emozioni. E così il grande pubblico della rete ammiraglia ha ritrovato i sette giovani musicisti, sempre guidati dall’inflessibile maestro Luca Marioni (Alessio Boni), alle soglie dell’ingresso nel mondo accademico del Conservatorio, dove la competitività si fa più serrata. Tra i nuovi personaggi di questa seconda stagione, il ruolo dell’antagonista di Marioni, Teoman Kayà (Mehmet Gunsur). “È una seconda stagione che approfondisce e sviluppa con delle novità i temi della prima – dice Ivan Cotroneo – il racconto fatto con Monica Rametta, che ha scritto con me tutto il progetto, soggetti e sceneggiature, era quello della nascita e della costruzione di un’amicizia tra sette musicisti grazie al rapporto fondamentale con il loro maestro, responsabile della loro unione. La seconda serie, a distanza di due anni, li vede cresciuti, fisicamente cambiati. Abbiamo cominciato a lavorare con musicisti quindicenni e me li sono ritrovati tutti più alti, con le voci più grosse, fidanzati. Nella narrazione li ritroviamo due anni più avanti, alla soglia della maturità, pronti ad affrontare nuove sfide. La prima è quella di riuscire a rimanere amici quando le competizioni si fanno più dure, quando devono gareggiare per uno stesso posto in orchestra o per una borsa di studio, o quando anche le loro relazioni, sia sentimentali che familiari, si fanno complicate”. Per Alessio Boni “la componente amicizia è stato l’elemento vincente nella prima stagione della serie. L’Amicizia, quella con la ‘A’ maiuscola, è fondamentale, perché a volte quando sei in crisi, soprattutto a 14, 15, 16 anni, quando la vita si sta dipanando davanti a te, ci sono dinamiche talmente personali e intime che non riesci a parlarne con i genitori e figuriamoci con i maestri. Con l’amica o l’amico invece riesce a parlarci, riesci a confidarti. Lo scritto di Ivan e Monica rappresenta molto bene tutto questo”. Al centro della vicenda raccontata dalla serie, anche un’amicizia forse consumata dal tempo e dagli eventi, quella tra Marioni e Teoman Kayà (Mehmet Gunsur). “Erano studenti al conservatorio ed erano buoni amici – prosegue Boni – tra i due c’è stato un rapporto molto forte, fino a quando è subentrata Irene (Anna Valle), che ha fatto da spartiacque. C’è un monito interessante di Marioni ai suoi ragazzi: ‘È facile diventare amici quando si è giovani e i problemi sono risolvibili. È difficile mantenere l’amicizia quando la vita si complica’”. L’amicizia e la passione per la musica, le sfide del presente e un futuro da costruire. Un messaggio di forza e di speranza che Cotroneo rivolge a tutti i giovani telespettatori. “Avevamo cominciato a girare poco prima del primo lockdown e ci siamo fermati, è stata un’occasione per rivedere le sceneggiature, anche per questioni tecniche – afferma – in quel momento abbiamo dovuto scegliere se raccontare la cronaca di quello che stavamo vivendo, o lasciare che quello raccontato dalla serie fosse un universo aspirazionale, un mondo in cui le classi del conservatorio sono ancora affollate, in cui i concerti a cui i ragazzi prendono parte hanno tutte le poltrone occupate. Abbiamo scelto e abbiamo voluto che fosse così. A me e a Monica sembrava, rileggendo e mettendo in scena, che ogni movimento della sceneggiatura che avesse a che fare con il gruppo, con la concezione dell’orchestra, avesse assunto un valore più profondo”.