Katia Ricciarelli

Vissi d’arte, vissi d’amore… e mi emoziono in Tv

Tra i soprani più amati e apprezzati nel mondo, un’artista che ha fatto della musica la propria vita. Il RadiocorriereTv incontra la cantante veneta, ospite fissa di “Io e Te”, dal lunedì al venerdì alle 14 su Rai1: “Le mie vicissitudini, nella vita privata come nella carriera, le ho affrontate con grande filosofia e positività. Bisogna sapere lottare”

Un programma televisivo quotidiano al fianco di Pierluigi Diaco per tenere compagnia agli italiani in un momento storico non facile. Katia, come sta andando?

Ci troviamo bene, è una trasmissione garbata e mi piace molto.

Con la pagina “Dillo a Katia” risponde alle lettere dei telespettatori, come si sente nelle vesti di esperta d’amore?

Parliamo di sentimenti, di situazioni diverse, non si tratta semplicemente di lettere d’amore e di comportamenti di coppia. Mia mamma mi diceva: “Tu sei brava perché predichi bene, ma razzoli male”. E in effetti so benissimo quello che si deve e non si deve fare, ho il coraggio di dirlo, portando ad esempio anche me stessa, le cose che ho fatto e quelle che, talvolta, non avrei dovuto fare. Sono molto sincera.

La regola è vivere senza rimpianti…

Non dobbiamo essere condizionati da nulla, bisogna cercare di vivere la vita al meglio e sempre con onestà. Di sbagli ne ho fatti e ne farò ancora, ma ne sono cosciente. Ammetto le mie colpe e, per bilanciare, faccio anche tante cose belle.

In amore, nella vita, cosa aiuta a essere felici?

Ho vissuto una vita intensa anche nel campo dell’amore. Sono stata più amata di quanto abbia amato, perché molto concentrata sulla mia carriera e, quando questo accade, a volte, capita di ferire qualcuno che ha sentimenti più profondi.

La vediamo completamente a suo agio di fronte alle telecamere, che rapporto ha con la Tv?

Vivendo da sola la prima cosa che faccio arrivata a casa è salutare il mio cagnolino Ciuffi e accendere il televisore. Mi addormento e mi sveglio con la Tv accesa, mi fa compagnia. Sono una televisionara, poi, avendo vissuto 18 anni con un marito come Pippo (Baudo), tante cose le ho imparate (sorride).

Che cosa le ha insegnato Pippo sulla televisione?

Prima di tutto ad avere i tempi giusti. Non si può fare un discorso e perdere tre ore: la velocità e la sintesi sono fondamentali, ma mi ha anche insegnato ad avere un occhio a 360 gradi su quanto accade in uno studio. Pippo parla con te e contemporaneamente vede che alle tue spalle c’è qualcosa che non va. Anche io, durante una diretta, sono sempre pronta a qualsiasi evenienza.

Un approccio quasi registico…

Certamente, e questo insegnamento l’ho portato in teatro, dove da qualche anno mi sto occupando di regia di opere liriche. Sul palco hai tante persone, bisogna avere l’occhio sveglio.

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