Isabella Ragonese
Mi emoziona la semplicità
Tra schermo e privato, la protagonista de “La guerra è finita” al RadiocorriereTv: “Sono una persona realizzata, che è riuscita a trasformare la propria passione in un lavoro”. Della serie diretta da Michele Soavi in onda con successo su Rai1 afferma: “È la storia di una rinascita, è importante raccontare come gli italiani di allora abbiano avuto speranza nel domani”
Cosa ha pensato alla prima lettura del copione de “La guerra è finita”?
Mi ha entusiasmato il racconto di Sandro Petraglia, grande sceneggiatore, il cui nome rappresenta una sicurezza. Mi ha colpito la possibilità di narrare quel momento storico da un altro punto di vista. C’è tanta letteratura, ci sono tanti film che hanno raccontato quel periodo, la grande ferita ricevuta dall’umanità con la quale è ancora oggi difficile fare i conti. Ho trovato il soggetto molto interessante, proprio perché rappresenta un affresco di un momento storico particolare. Abbiamo tanti racconti del prima, del durante, del dopo. La serie ci porta in un momento preciso, tra i mesi di aprile e di maggio del 1945, quando gli italiani sentirono la frase: “la guerra è finita”.
Cosa ha pensato alla prima lettura del copione de “La guerra è finita”?
Mi ha entusiasmato il racconto di Sandro Petraglia, grande sceneggiatore, il cui nome rappresenta una sicurezza. Mi ha colpito la possibilità di narrare quel momento storico da un altro punto di vista. C’è tanta letteratura, ci sono tanti film che hanno raccontato quel periodo, la grande ferita ricevuta dall’umanità con la quale è ancora oggi difficile fare i conti. Ho trovato il soggetto molto interessante, proprio perché rappresenta un affresco di un momento storico particolare. Abbiamo tanti racconti del prima, del durante, del dopo. La serie ci porta in un momento preciso, tra i mesi di aprile e di maggio del 1945, quando gli italiani sentirono la frase: “la guerra è finita”.