Io, artigiana della Tv
LORENA BIANCHETTI
Pronta a partire per Lisbona per raccontare ai telespettatori di Rai 1 la Giornata Mondiale della Gioventù, ma anche a mettersi in gioco in un nuovo progetto dedicato all’amore, al corteggiamento, al rapporto genitori figli. Il RadiocorriereTv incontra la giornalista che ritroveremo anche alla guida di “A Sua immagine”: «Mi sento al servizio di chi ci guarda, cerco di portare in video la voce di tutti»
Sei la conduttrice che non si ferma mai, come stai trascorrendo queste ultime settimane di luglio?
In riunione al computer con l’aria condizionata accesa (sorride). Dopo avere girato l’Italia per realizzare le puntate di “A Sua immagine” del sabato, e continuando ad andare in diretta la domenica mattina, stiamo preparando gli appuntamenti dedicati alla Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà a dall’1 al 6 agosto a Lisbona. Anche quando sono in sovraccarico mi ricordo sempre del punto da cui sono partita, per me è tutto un dono.
Una Giornata mondiale della gioventù speciale anche perché sarà la prima dopo il covid…
Proprio all’attesa di un evento tanto amato dedicheremo alcuni appuntamenti straordinari da Lisbona. Sabato 29 luglio alle 16, saremo in diretta su Rai 1 con uno speciale. Andremo in onda dalla capitale portoghese anche venerdì 4 agosto alle 9.05 con un reportage dedicato soprattutto ai quasi 60 mila ragazzi italiani che parteciperanno alla Giornata. Doppio appuntamento sabato 5, alle 16 dal parco Tejo e poi, dalle 21.15 in prima serata. Il 6, dopo la diretta del mattino, torneremo a Roma.
Riavvolgiamo il nastro e parliamo di quello che è stato un momento speciale per te e per tutta “A Sua immagine”, la visita di Papa Francesco negli studi della Rai a Saxa Rubra, come è andata?
Avevo avuto l’occasione di intervistarlo un anno fa a casa sua, a Santa Marta, ma accoglierlo in studio è stato un dono molto speciale, un grande regalo per me, per la trasmissione e per tutta la Rai. La sua presenza ha regalato perle importanti di vita, sia per i credenti sia per i non credenti. Papa Francesco ha ribadito che la televisione deve raccontare l’umanità, cosa che ho sempre cercato di fare nei programmi che ho condotto, e di questo faccio tesoro. Mi hanno colpito ancora una volta la sua umiltà, la sua disponibilità, il suo sorriso avvolgente. È stata una giornata incredibile, di grande grazia.
Come ha reagito il personale dello studio all’arrivo di un ospite così speciale?
Ho letto nei volti di tutti una grande gioia, è stato un modo ulteriore per sentirci famiglia.
Una famiglia che frequenti ormai da tanti anni…
Adoro la squadra che realizza “A Sua immagine”, penso che la Rai possa vantare maestranze straordinarie. Molti di loro mi hanno visto proprio crescere, feci il primo programma trent’anni fa, ero molto giovane. Alcuni mi conoscono da una vita, ci sono stima, amicizia. Sono molto fortunata a lavorare in questa azienda.
Sei senza dubbio una conduttrice popolare, come senti, addosso, l’affetto del pubblico?
Come un incoraggiamento e un legame all’insegna dell’umanità. Parlo al pubblico ma è il pubblico a regalare tanto a me, è mia fonte di ispirazione. Mi sento al servizio di chi ci guarda, cerco di portare la voce di tutti anche nelle mie interviste, come è stato con il Papa, di prepararmi al meglio per riuscire a raccontare con semplicità. Non ho scelto questo lavoro per avere popolarità, che è solo una conseguenza di ciò che faccio. La mia scommessa è non perdere la vita, che continua a essere semplice, in mezzo alla gente.
Cosa dice tua figlia Estelle di questa mamma che lavora in Tv?
Sa che è un lavoro normale. Da figlia di artigiani quale sono, le dico che anche la sua mamma è un’artigiana, un’artigiana della Tv.
Con la nuova stagione debutterai anche in “Mi presento ai tuoi” su Rai 2, cosa ci puoi anticipare?
Inizierà a ottobre e siamo già al lavoro. Sarà un programma dal tono più leggero rispetto ad “A Sua immagine” e anche in quel caso cercherò di mettere al centro l’umanità. Un pretesto leggero che ci porterà ancora una volta all’incontro, al dialogo tra generazioni, tra genitori e figli. È una nuova sfida, l’azienda mi ha chiamato e io sono pronta a viverla. È un’occasione per mettermi alla prova con un nuovo progetto pur senza voler rivoluzionare me stessa. La vita è fatta di varie corde, di vari contesti.
Siamo in un mondo che ci riempie di stimoli, cosa riesce ancora a sorprenderti?
In senso negativo il poco valore che spesso si dà alla vita umana, al rispetto degli altri. A volte sembra che sia calato un tappeto di velluto sul cuore di alcune persone. Dall’altra parte vedo che non è questo che vince, l’umanità silenziosa alla fine ha la meglio. Dalla pandemia siamo usciti un po’ disorientati, è giunto il momento di ricostruire. La televisione può fare la sua parte per trasmettere il senso della vita, che consiste nel rispetto della dignità della persona, nell’accettare le specificità e le diversità che sono ricchezze.
Cosa significa incontrare la felicità?
L’ho trovata nel mio matrimonio, in mia figlia, nella famiglia d’origine. Il lavoro è soddisfazione, la felicità è un’altra cosa. Il percorso che ci conduce alla felicità è importante: la gioia e la bellezza di scalare una montagna sono altrettanto forti e fondamentali di raggiungere la vetta.