In alto i sentimenti
ELISA ISOARDI
Dire grazie e chiedere scusa per vivere in modo pieno e vero i rapporti con le persone che più amiamo. Su Rai2 arriva “Vorrei dirti che…”, lo show in cui la popolare conduttrice viaggia per l’Italia alla ricerca di storie emozionanti da raccontare alla platea Tv. Protagonisti del programma, un po’ factual e un po’ emotainment, sono il cuore, il territorio e la cucina, luogo in cui viene realizzato il pranzo dedicato al destinatario della sorpresa. Da domenica 11 settembre alle 15
Elisa, come si appresta a vivere questo ritorno?
Ritornare in Rai è per me qualcosa di straordinario. Torno con entusiasmo dopo una pausa, bella, nella quale sono riuscita a far tesoro dei momenti in cui la televisione l’ho seguita da spettatrice. Appena Antonio Di Bella (ex direttore Daytime) mi ha proposto il programma ho detto sì, come se si trattasse di una proposta di matrimonio: ho accettato senza capire dove, come e quando (sorride). Ho capito che era una bella scommessa anche per una rinascita di Rai2. Mi piace il palinsesto, mi piace la collocazione, nonostante sia una fascia molto difficile.
La domenica pomeriggio, mentre Rai1 trasmette “Domenica In”…
L’ammiraglia non si tocca, Mara Venier è la numero uno e se sono rientrata è anche grazie a lei, a una sua intervista. Ringrazio Mara, ma anche Bianca Berlinguer, Milly Carlucci, che in tempi non sospetti mi prese a “Ballando”, facendomi scoprire un’Elisa diversa. Ringrazio anche Simona Sala (direttrice del Daytime) che ha mantenuto il volere di Di Bella. Sono quattro donne, e per me ringraziare le donne della Rai è una vittoria. I rapporti con le donne li porto a casa come trofei.
Ci parla di “Vorrei dirti che…”?
Sono felice di poter fare un programma che mi veste, mi calza a pennello. Parla di cuore, di cucina e di territorio, elementi tra loro correlati. Vogliamo parlare di emozioni, di sentimenti, di saper dire grazie e di saper chiedere scusa. Quando lo facciamo è un passo in avanti soprattutto per noi stessi. Cerchiamo di riscoprire sentimenti che forse, con il covid, abbiamo un po’ tenuto da parte per fare uscire la paura. Via dunque la paura, in alto i sentimenti. Abbracciamoci, chiediamo scusa.