Imma Tataranni, la quarta stagione

Vanessa Scalera, Massimiliano Gallo, Alessio Lapice, Barbara Ronchi, Carlo Buccirosso, Cesare Bocci diretti da Francesco Amato nella splendida Matera. Nata dalla penna di Mariolina Venezia, è tornata la domenica su Rai 1 una delle serie più apprezzate della Tv

Accolta con il grande affetto di sempre (dato AUDITEL), è tornata “Imma Tataranni – Sostituto Procuratore”, quarta stagione della serie prodotta da Rai Fiction, IBC Movie e Rai Com, con il contributo della Regione Basilicata e il sostegno della Lucania Film Commission. Dietro la macchina da presa il regista Francesco Amato, sullo schermo un cast amatissimo dal pubblico: Nei panni della protagonista Vanessa Scalera. Al suo fianco Massimiliano Gallo (nel ruolo del marito di Imma, Pietro De Ruggeri), Alessio Lapice (nel ruolo del maresciallo Ippazio Calogiuri) e Barbara Ronchi (che interpreta la cancelliera Diana De Santis); e ancora Carlo Buccirosso nei panni del procuratore capo Alessandro Vitali e Cesare Bocci in quelli del pregiudicato Saverio Romaniello. I nuovi episodi alternano le indagini sui singoli casi con le vicende umane e familiari di Imma Tataranni, una donna professionalmente incorruttibile, implacabile, dissacrante, ma di grande umanità e graffiante ironia, di cui ormai si conoscono i valori, il senso di giustizia, il bisogno di verità, ma anche i conflitti interni, i desideri nascosti e le fragilità. Nella terza stagione, una profonda distanza ha diviso Imma dal marito Pietro, colpevole di essersi lasciato conquistare dall’adrenalinica voglia di vivere di Sara, giovane tragicamente uccisa dal cugino e di cui proprio Pietro è stato il primo sospettato. A causa di questa vicenda, Imma vive un momento di forte delusione e finisce tra le braccia del maresciallo Calogiuri. “Osservando gli attori recitare durante le riprese di questa nuova stagione – dice il regista Francesco Amato – ero attraversato dall’idea che sul set si stesse verificando un fenomeno piuttosto raro. Non era solo la percezione di un allineamento di astri, che genera armonia e purezza, in una galassia cinematografica dove le stelle sono i nostri attori, riuniti in una danza perfettamente simmetrica, o almeno così la vedo io, in termini di grazia, sensibilità, empatia. Quello che si rivelava era qualcosa di nuovo, che appartiene al tema dell’identità dei personaggi. I sentimenti reali tra gli attori avevano il sopravvento sui sentimenti fittizi tra i personaggi, o almeno incidevano parecchio sull’esito emotivo della scena. A differenza del passato, in questa stagione quando c’era affetto tra gli interpreti nella vita vera, questo entrava forte nella scena”.  Questa nuova stagione “si distingue dal passato per la densità sentimentale delle storie che racconta – prosegue il regista –. Al centro c’è il triangolo amoroso che vede Imma contesa tra Calogiuri e Pietro, ma – come sempre, se no non sarebbe la Tataranni – è lei a decidere delle sue sorti, e di quelle degli altri, in quella prospettiva per cui sono le qualità delle donne ad avere più forza. Quando abbiamo cominciato questa antologia di racconti, Imma rappresentava un mondo possibile, oggi disegna invece un mondo reale, riscontrabile nelle nostre vite, nelle nostre famiglie, sui nostri set, e nelle cronache ufficiali. Il femminile è più forte, più autorevole, più audace. Imma è una degna testimonianza di questo processo”.

 

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