IL TERREMOTO UCCIDE RICORDI E SENTIMENTI

Giorgio Tirabassi è Gianni Fiumani in “L’Aquila – Grandi Speranze”, la serie di Marco Risi in onda il martedì in prima serata su Rai1. «Il silenzio della zona rossa è irreale, spaventoso – afferma l’attore -, ci sono ancora tratti di vita quotidiana. Passi e vedi un giocattolo di un ragazzino, la cucina rimasta proprio come era la sera prima del terremoto, è tutto molto forte»

Cosa l’ha portata ad accettare il ruolo di Gianni e a fare parte di una serie che ci riporta a un evento tanto drammatico?

Diverse cose, a partire dall’impegno sociale, che accetto sempre volentieri. Una serie su un argomento del genere, con un regista come Marco Risi, era una sfida da cogliere. È stata una scelta quasi etica, una specie di dovere morale per chi fa il mio mestiere. Stimo molto Risi, non si compiace del dolore, è il tipo di regista giusto per raccontare una storia del genere.

Chi sono Gianni ed Elena?

Una coppia, moglie e marito, hanno tre figli e hanno subito anche loro il terremoto, hanno dovuto lasciare casa come tanti altri. Gianni ed Elena cercano di sensibilizzare gli altri alla ricostruzione, alla rinascita. Sono due idealisti, due sognatori che cercano di rialzarsi dopo il colpo che hanno subito. C’è chi rimane tramortito e non ha la forza di reagire, c’è chi si è adagiato per avere perso tutto. Gianni Fiumani, invece, è legato al territorio, ci crede, vede da lontano anche una possibile speculazione che potrebbe fare Riccardo De Angelis (Luca Barbareschi, ndr), un costruttore determinatissimo.

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