Il racconto di una Diva

SOPHIA LOREN

Nel

Nel documentario diretto da Marco Spagnoli il mito dell’attrice italiana amata in tutto il mondo.Il 20 settembre su Rai 1 la prima serata firmata da Rai Documentari

Bellezza, fascino, rigore, resilienza, senso della famiglia, lealtà, onore, disciplina costituiscono le dimensioni narrative di un racconto unico ed emozionante che ha al centro una grande diva che ha saputo essere, prima di tutto, una grande donna, insuperata, diventata un’icona italiana del cinema internazionale. Il documentario diretto da Marco Spagnoli, in onda su Rai 1 il 20 settembre in prima serata,  è un viaggio alla scoperta del mito di un’attrice unica e della sua vita, narrata da lei stessa in prima persona, attraverso materiali di repertorio, foto rarissime, filmati inediti, interviste radiofoniche e televisive italiane e internazionali, con il commento di sei attrici che con Sophia hanno un rapporto personale di stima e amicizia: Claudia Gerini, Matilde Gioli, Margareth Madè, Ludovica Nasti, Lina Sastri, Valeria Solarino. Candidato tre volte al David di Donatello e vincitore di un Nastro d’Argento, il docufilm è prodotto da Marco Durante, Presidente di LaPresse, con Rai Documentari e Luce Cinecittà. “Sono molto orgoglioso che l’avventura de LaPresse nel campo della produzione audiovisiva inizi raccontando la carriera della più grande diva del cinema italiano – afferma Durante –  sono contento che in questa avventura abbiamo potuto coniugare la grande tradizione professionale della nostra Azienda con l’entusiasmo e la passione del regista, degli sceneggiatori e di tutto il team, in collaborazione con le più importanti realtà dell’industria culturale audiovisiva italiana come Rai Documentari e Luce Cinecittà”. Per il direttore di Rai Documentari Fabrizio Zappi “partecipare alla realizzazione di questo riuscito omaggio alla nostra diva più grande è stato un privilegio, oltre che un’iniziativa esemplare sul piano editoriale, poiché sposa il ritratto di una donna italiana amata e stimata in tutto il mondo con la costruzione di un affresco della nostra società, che ripercorre tutta la seconda metà del secolo scorso”.

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