Il Piccolo Principe e i suoi amici

Rai Yoyo festeggia gli 80 anni del capolavoro di Antoine de Saint Exupéry con la nuova serie animata in onda tutti i giorni alle 10.10  e disponibile anche su Rai Play

Un riferimento culturale universale di sorprendente modernità. Il Piccolo Principe non somiglia a nessun altro. Insieme racconto poetico, filosofico e iniziatico, l’opera è un genere “a parte”. Responsabilità, legami d’amore e di amicizia, rispetto di ciascuno nella sua differenza e nella sua singolarità, bisogno di scoprire e di comprendere, necessità di dare un senso alle nostre azioni, ricerca dell’essenziale al di là delle apparenze, protezione dell’ambiente… il capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, fra le opere letterarie più celebri del XX secolo, racconta tutto questo e molto di più. Affronta temi universali: il rapporto dell’uomo con il tempo, la felicità e le prove della vita, la trasmissione di valori tra il mondo dell’infanzia e quello degli adulti, l’opposizione fra il visibile e l’invisibile, la bellezza, il viaggio interiore e il viaggio attraverso il mondo, il mistero della vita e della morte. Su Rai Yoyo e RaiPlay ha debuttato “Il Piccolo Principe e i suoi amici”, la nuova serie animata in onda tutti i giorni alle 10.10, con cui Rai Yoyo festeggia gli 80 anni del capolavoro di Antoine de Saint Exupéry. Questa nuova serie vede il Piccolo Principe iniziare un favoloso viaggio tra le stelle con la sua ciurma, la Volpe e la Rosa, e con due nuovi amici: Carlotta ed Elia, due bambini del nostro mondo.  Tutti insieme partono a bordo della più brillante e inaspettata delle astronavi, l’asteroide B612 trasformato in Asteroship! Scoprono così l’universo e i suoi abitanti tra mille avventure. Ogni pianeta è occasione di fare nuove amicizie e incontrare nuove culture. Dal cortile della scuola ai confini della galassia, Elia e Carlotta impareranno a risolvere i problemi della loro vita quotidiana, affrontando una situazione parallela nell’universo del Piccolo Principe. Del resto, come ci ricorda il romanzo, “le stelle sono illuminate, perché ognuno possa un giorno trovare la sua”. Raccontando una storia semplice in un linguaggio altrettanto semplice che associa testo e disegni – i famosi acquerelli dipinti dallo stesso autore – “Il Piccolo Principe” tocca il cuore del pubblico di tutto il mondo, al di là delle nazionalità, culture, religioni, generazioni, come testimonia l’enorme successo di vendite. Adulti o bambini, tutti possono identificarsi con questo “petit bonhomme” dai capelli “color del grano”, venuto da un altro pianeta. Come non amare questo essere ad un tempo lunare e solare, candido e saggio, curioso e sensibile, grave e ridente, vulnerabile e immortale, ambasciatore dei nostri sogni e delle nostre domande? Ai bambini di oggi, che saranno gli adulti di domani, Il Piccolo Principe porta un messaggio di incredibile attualità. Visionario, Saint-Exupéry affronta infatti delle domande che si congiungono con le preoccupazioni della nostra epoca come il rapporto con il tempo. In un mondo accelerato, dove impera la velocità, il cambiamento incessante, lo “zapping”, la percezione immediata e spesso superficiale degli esseri e delle cose, Il Piccolo Principe ci invita a prenderci il nostro tempo. Il tempo di andare all’incontro con l’altro, di “addomesticarlo”. Il tempo di attendere, di comprendere, di interrogare i segreti e i misteri della vita. Ma anche di prendersi cura di ciò che si è “addomesticato”, di occuparsi di “altre cose che di se stessi”: nel   Piccolo Principe questo tema si presenta sotto differenti varianti (impegno, responsabilità, rispetto, protezione, fedeltà). Senza questa contropartita saremmo condannati alla solitudine, privati dell’esperienza dell’amore e dell’amicizia. Il Piccolo Principe quindi come antidoto all’individualismo, all’egocentrismo, ad una certa concezione utilitaristica delle relazioni umane. Ne “Il Piccolo Principe” poi, il rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente procedono di pari passo. “Quando si ha finito di lavarsi al mattino, bisogna fare con cura la pulizia del pianeta”, afferma Il Piccolo Principe. L’aviatore Saint-Exupéry da parte sua, dopo l’evocazione della minaccia dei baobab, si sente “animato da un sentimento di urgenza”. Una visione premonitrice dei pericoli che minacciano il pianeta Terra e della necessità di prendersene cura. A prima vista Saint-Exupéry fa confrontare due mondi: da una parte, un universo freddo, contabile, operazionale, serio, fossilizzato, quello “dei grandi”; dall’altro, un mondo immaginativo, sensibile, poetico, generoso, evolutivo, quello dei bambini. Ma, al di là di questa opposizione, l’aviatore-autore, situato come interfaccia, getta dei ponti fra questi due universi, ciascuno di loro andrà ad apprendere dall’altro. In un’epoca in cui la frattura culturale tra le generazioni tende ad accrescersi e dove i riferimenti comuni sono meno numerosi, questo invito alla riconciliazione e all’attenzione reciproca prende pienamente senso. Questi temi, ovviamente, ispirano anche le nuove avventure del Piccolo Principe. “Il Piccolo Principe” è stato tradotto in 220 lingue e dialetti, 134 milioni le copie del libro vendute in tutto il mondo dal 1943, anno della prima pubblicazione negli Stati Uniti, 400 mila i visitatori annuali del Museo Petit Prince a Hakone, in Giappone, e 400 mila quelli che in soli due mesi hanno visitato la mostra Petit Prince in Brasile inaugurata a fine 2009.

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