Il bambino nascosto
Al cinema
Nelle sale da mercoledì 3 novembre il film diretto da Roberto Andò tratto dal romanzo dello stesso regista. Una storia intensa coprodotta da Rai Cinema. Protagonista, nei panni del maestro di pianoforte Gabriele Santoro è Silvio Orlando. Insieme a lui il giovane Giuseppe Pirozzi che interpreta il ruolo di Ciro, il figlio di un camorrista che sogna una vita diversa
Già applaudito al Festival di Venezia il film di Roberto Andò arriva
finalmente nelle sale. Tratto dal romanzo “Il bambino nascosto”, scritto dallo
stesso Andò e pubblicato da La nave di Teseo, il film ci conduce nella vita di Gabriele
Santoro, titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio di Napoli San
Pietro a Majella, che vive in un quartiere popolare della città. Una mattina, mentre
sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un
pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In
quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo
appartamento e vi si nasconde. “Il maestro”, così lo chiamano nel quartiere, se
ne accorgerà solo a tarda sera. Nell’intruso riconoscerà, Ciro, un bambino che
abita con i genitori e con i fratelli nell’attico del suo stesso palazzo.
Interrogato sul perché della sua fuga Ciro non parla. Il maestro, d’istinto,
decide di nasconderlo in casa, ingaggiando una singolare, e tenace, sfida ai
nemici di Ciro. Scoprirà presto che il bambino è figlio di un camorrista e
che, come accade a chi ha dovuto negare presto la propria infanzia, Ciro ignora
l’alfabeto dei sentimenti. Il maestro di pianoforte è uomo di passioni
nascoste, segrete, toccherà a lui lo svezzamento affettivo di questo bambino
che si è sottratto a un destino già scritto.
“L’ispirazione è la stessa del libro, ma il film ha un finale totalmente
diverso – afferma il regista – Quando si legge un romanzo ognuno immagina i
personaggi come vuole, nel caso di un adattamento cinematografico è il regista
che deve dare loro un volto, e per me ha contato molto il piacere di far vivere
sullo schermo i due protagonisti affidandoli a un attore di grande talento come
Silvio Orlando e a un bambino sconosciuto come Giuseppe Pirozzi”. Un
adulto e un bambino che scelgono di conoscersi, di avere fiducia l’uno
nell’altro, nel quartiere Mater Dei a due passi dalla Sanità. “C’è la
camorra, c’è il crimine come retroterra di questa storia – prosegue Andò –
c’è un oltraggio al crimine per il quale il bambino, Ciro, deve pagare un
prezzo, ma quello che muove il gioco avviene in una zona franca dove si
incontrano due esseri umani molto particolari. Un adulto che si è, da tempo,
volontariamente, messo fuori dal gioco e un bambino che, senza volerlo e senza
saperlo, si è condannato a morte. Si incontrano in una casa che diventerà la
loro prigione, in un quartiere degradato di quella città-arcipelago che è
Napoli, dove l’orrendo e il sublime convivono a un passo l’uno dall’altro, a
volte senza incontrarsi mai”. Nel cast anche Lino Musella, Imma Villa, Sasà
Striano, Francesco Di Leva, Gianfelice Imparato e la partecipazione
straordinaria di Roberto Herlitzka.