Il bambino nascosto

Al cinema

Nelle sale da mercoledì 3 novembre il film diretto da Roberto Andò tratto dal romanzo dello stesso regista. Una storia intensa coprodotta da Rai Cinema. Protagonista, nei panni del maestro di pianoforte Gabriele Santoro è Silvio Orlando. Insieme a lui il giovane Giuseppe Pirozzi che interpreta il ruolo di Ciro, il figlio di un camorrista che sogna una vita diversa

Set del film “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, 2020. Nella foto Giuseppe Pirozzi e Silvio Orlando. Foto di Lia Pasqualino. Questa fotografia è solo per uso editoriale, il diritto d’autore è della società cinematografica e del fotografo assegnato dalla società di produzione del film e può essere riprodotto solo da pubblicazioni in concomitanza con la promozione del film. E’ obbligatoria la menzione dell’autore- fotografo: Lia Pasqualino. Set of “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, 2020. In the picture Giuseppe Pirozzi e Silvio Orlando. Photo by Lia Pasqualino. This photograph is for editorial use only, the copyright is of the film company and the photographer assigned by the film production company and can only be reproduced by publications in conjunction with the promotion of the film. The mention of the author-photographer is mandatory: Lia Pasqualino

Già applaudito al Festival di Venezia il film di Roberto Andò arriva finalmente nelle sale. Tratto dal romanzo “Il bambino nascosto”, scritto dallo stesso Andò e pubblicato da La nave di Teseo, il film ci conduce nella vita di Gabriele Santoro, titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, che vive in un quartiere popolare della città. Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde. “Il maestro”, così lo chiamano nel quartiere, se ne accorgerà solo a tarda sera. Nell’intruso riconoscerà, Ciro, un bambino che abita con i genitori e con i fratelli nell’attico del suo stesso palazzo. Interrogato sul perché della sua fuga Ciro non parla. Il maestro, d’istinto, decide di nasconderlo in casa, ingaggiando una singolare, e tenace, sfida ai nemici di Ciro. Scoprirà presto che il bambino è figlio di un camorrista e che, come accade a chi ha dovuto negare presto la propria infanzia, Ciro ignora l’alfabeto dei sentimenti. Il maestro di pianoforte è uomo di passioni nascoste, segrete, toccherà a lui lo svezzamento affettivo di questo bambino che si è sottratto a un destino già scritto.
“L’ispirazione è la stessa del libro, ma il film ha un finale totalmente diverso – afferma il regista – Quando si legge un romanzo ognuno immagina i personaggi come vuole, nel caso di un adattamento cinematografico è il regista che deve dare loro un volto, e per me ha contato molto il piacere di far vivere sullo schermo i due protagonisti affidandoli a un attore di grande talento come Silvio Orlando e a un bambino sconosciuto come Giuseppe Pirozzi”. Un adulto e un bambino che scelgono di conoscersi, di avere fiducia l’uno nell’altro, nel quartiere Mater Dei a due passi dalla Sanità. C’è la camorra, c’è il crimine come retroterra di questa storia – prosegue Andò – c’è un oltraggio al crimine per il quale il bambino, Ciro, deve pagare un prezzo, ma quello che muove il gioco avviene in una zona franca dove si incontrano due esseri umani molto particolari. Un adulto che si è, da tempo, volontariamente, messo fuori dal gioco e un bambino che, senza volerlo e senza saperlo, si è condannato a morte. Si incontrano in una casa che diventerà la loro prigione, in un quartiere degradato di quella città-arcipelago che è Napoli, dove l’orrendo e il sublime convivono a un passo l’uno dall’altro, a volte senza incontrarsi mai”. Nel cast anche Lino Musella, Imma Villa, Sasà Striano, Francesco Di Leva, Gianfelice Imparato e la partecipazione straordinaria di Roberto Herlitzka.

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