Guida Romantica a Posti Perduti
Non decidiamo noi dove andare…
Presentato alle 77esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia, come evento speciale alle “Giornate degli Autori”, il nuovo film di Giorgia Farina, “Guida Romantica a Posti Perduti” con Clive Owen, Jasmine Trinca, Irène Jacob, Andrea Carpenzano, Teco Celio e Edoardo Gabbriellini, è distribuito all’estero da Rai Com e sarà nelle sale italiane dal 24 settembre
«Ho deciso di raccontare una storia piccola, leggera e intima, lo sfioramento di due anime alla ricerca della chiave di lettura della loro esistenza» ci racconta Giorgia Farina, regista romana, reduce dal successo di Venezia. Terzo lungometraggio dopo “Amiche da morire” e “Ho ucciso Napoleone”, “Guida romantica a posti perduti” vuol «risvegliare nel pubblico la curiosità e la necessità di concedersi un viaggio alla ricerca dei propri posti perduti, nascosti tra le pieghe della vita». Un viaggio a ritroso indispensabile se ci si vuole concedere una nuova possibilità per accettarci e per iniziare a scrivere la nostra guida personale. Nel film il tema della ricerca del proprio posto nel mondo per i personaggi consiste nel rendersi conto che l’idea prestabilita del vivere può essere molto diversa da quella vera e l’unica strada è abbandonarcisi e viverla. Allegra e Benno, i protagonisti, incredibilmente diversi nelle loro disfunzionalità, donna giovane lei che ha paura di vivere, uomo maturo lui al quale la vita sta chiedendo il conto, attraverso questo affascinante road trip si scopriranno molto più simili di quanto credessero all’inizio. «Le loro idiosincrasie e piccole fragilità li avvicinano permettendo di metter in luce l’uno l’esistenza dell’altro che entrambi hanno nascosto in una matassa di bugie e false aspettative» afferma la regista che, a proposito dell’itinerario dice: «Ho scelto con accuratezza i posti perduti del viaggio che ho poi intrapreso in macchina durante la scrittura del film, qui sotto una breve descrizione delle tappe e delle mie foto personali dei posti così come mi sono apparsi durante la prima visita». Cinque tappe, dalla Chiesa di San Vittorino, poco fuori Roma, passando per il villaggio operaio di Crespi d’Adda e il castello abbandonato di Chateau – Thierry, toccando un misterioso parco acquatico per completare il viaggio presso il campo militare di Stanford. Una settimana per condividere con Allegra e Brenno un crescendo di sensazioni ed essere trascinati nell’avventura di due perfetti sconosciuti, che si incontrano per caso, e si abbandonano alla meraviglia della riscoperta di luoghi dimenticati e della propria interiorità.