GIORGIO ZANCHINI

La nostra vita nelle pagine di un libro

La cultura per leggere e interpretare la realtà. Giorgio Zanchini è da settembre il conduttore di “Quante storie”, in onda dal lunedì al venerdì alle 12.45 su Rai3. Il giornalista al RadiocorriereTv: “Mi sono calato nel programma con una certa naturalezza, con spontaneità”. E sul suo rapporto con la lettura cita “Il nome della rosa” di Umberto Eco: “Ho cercato la pace ovunque, senza trovarla mai tranne che in un angolo con un libro”

Da circa un mese conduci “Quante Storie”, come sta andando?
Ho cominciato con una certa preoccupazione, in passato ho fatto poca televisione, vengo da anni di radio. Quando il direttore di Rai3, Stefano Coletta, persona di rara sensibilità e conoscienza della grammatica della televisione, mi ha proposto di condurre “Quante storie”, di prendere l’ingombrantissimo e difficilissimo posto di Corrado Augias, ho avuto un po’ di timore, di ritrosia, invece devo dirti che in questo primo mese mi sono trovato benissimo, mi sono divertito. Rai3 è il canale Rai che prediligo, ho trovato una redazione di grande qualità, grande professionalità, della gente bravissima, e soprattutto un format che ben funziona, con colleghi come Corrado Augias e Concita De Gregorio, alle spalle. Mi sono calato nel programma con una certa naturalezza, con spontaneità. È un settore che amo, di cui mi sono occupato tanto.

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