Giorgio Pasotti

Gli errori servono a migliorare

Nella serie di Rai1 “Mina Settembre” è Claudio, l’uomo che vuole a tutti i costi riconquistare sua moglie dopo averla tradita: “E’ una storia d’amore dove non ci sono buoni e cattivi. E’ uno spaccato di vita reale” spiega l’attore bergamasco. E, a proposito della pandemia, aggiunge “E’ stato un momento di grande sofferenza e mi auguro che le persone prendano tutto questo con grande rispetto e serietà. Bisogna rispettare le regole e non demordere”.

foto di Anna Camerlingo

E’ la prima volta che gira a Napoli e che lavora con Serena Rossi. Insomma una serie di prime volte?

Napoli è una città che conosco bene, ma dove non avevo mai lavorato. Così come con Serena, pur conoscendola da diversi anni, è la prima volta che recito con lei ed è stato tutto molto facile. Quando si lavora tra professionisti che hanno fatto tanta gavetta, è tutto molto piacevole, anche quando, come in questo caso, è molto faticoso.

Napoli è travolgente in questa serie…

Napoli è protagonista, come ogni singolo attore. E’ una città che non riesce a nascondere, prepotentemente tende a prevaricare qualsiasi cosa e, anche se si gira nell’angolo più sperduto e remoto, ha una sua personalità, una sua storia che vale la pena di essere guardata, citata, filmata. Napoli diventa non solo visivamente ma anche acusticamente, con i suoi rumori, i clacson, il vociare, lo sciabordio dell’acqua, grande protagonista del film.

“Mina Settembre” è un racconto d’amore, ma mostra anche tante ombre. Possiamo dire che è uno spaccato di una realtà variegata e spesso contradditoria?

Assolutamente sì. E’ una storia d’amore dove non ci sono buoni e cattivi. Ci sono solo persone che vivono, sbagliano, che tendono a migliorarsi, a correggere i propri errori, la propria vita. E’ proprio uno spaccato di vita reale.

Il suo personaggio all’inizio risulta abbastanza antipatico. Poi, ad un certo punto, muta la sensazione. Cosa accade?

Accade che le persone possono sbagliare. Io credo che nella vita sbagliare sia umano e anche giusto, perché solo attraverso gli errori si può capire quando si sbaglia, come e dove si può migliorare. Claudio non è un personaggio che tradisce per il gusto di farlo. E’ chiaramente un errore, e andando avanti si capiranno anche i motivi che lo hanno spinto a questo errore, che comunque non è giustificabile e lo condanno. E’ una persona che tende a migliorare e che crede fortemente in questo amore. In questo senso mi è molto simpatico, prende un sacco di porte in faccia che fanno piuttosto male, ma non demorde.

Cosa ha trovato in Claudio di comune con lei?

Poco in realtà, anzi nulla. Fa un lavoro lontanissimo da me e da quello che io avrei mai potuto immaginare nella mia vita. Io sono più orgoglioso e non accetterei di essere trattato come lui. Ci vuole grande equilibrio e tanta sicurezza. Forse in questo senso sono più schivo e timido, meno spavaldo. Un personaggio diametralmente opposto a me.

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