Gianmarco Saurino
La stagione della maturità
Interpreta Nico, per la terza stagione consecutiva in “Che Dio ci aiuti”. “Il personaggio è maturato, è diventato padre e si è assunto molte responsabilità. Questa fase la sento più vicina a me”, spiega l’attore. “Sono particolarmente legato a questa serie – aggiunge – perché mi ha dato quella popolarità che mai avrei avuto in altri modi. Mi godo questo successo con grande serenità”.
Con Nico è presente, per la terza stagione consecutiva, in “Che Dio ci aiuti”. Come vive questo successo nella fiction?
Ogni anno quello degli ascolti è sempre uno scoglio da superare, anche se la serie si porta dietro un pubblico meraviglioso al quale c’è da dimostrare continuamente che vale la pena guardarla. Siamo molto contenti e soddisfatti e sono sicuro che piacerà fino alla fine. Sono particolarmente legato a ”Che Dio ci aiuti” perché mi ha dato quel tipo di popolarità che mai avrei avuto in altri modi. Mi godo questo successo con grande serenità.
Com’è stato ritrovarsi a recitare al fianco di Elena Sofia Ricci?
Per me Elena è una zia e sto preparando il discorso che dovrò farle l’ultimo giorno di set perché tutti gli anni ci si saluta. Lei per me è stata una maestra vera e propria. E’ stata lei che mi ha voluto in questa serie e che mi ha dato molti consigli. Onorato di lavorare con lei.
Quali sono le caratteristiche che la accomunano a Nico, l’avvocato che interpreta?
Tutto e niente. Credo che, come in tutti i personaggi, ci sia una base enorme di messa in scena da parte di noi attori: il nostro corpo, la nostra voce, il nostro vissuto, perché poi siamo noi che mettiamo in scena un personaggio che non esiste fino a quando gli diamo una personalità. C’è una parte creativa e su Nico io ho potuto inventare tantissimo, come la sua “piacioneria” continua, che però non mi riguarda. Ma con il tempo il personaggio è maturato, è diventato padre e si è assunto molte responsabilità. Questa fase la sento più vicina a me.
Che stagione è questa per Nico?
Quella della maturità. Porta a compimento una serie di domande che si erano aperte sull’amore, sulla famiglia.