GIANLUCA SEMPRINI & GRETA MAURO
L’estate in tempo reale
Da lunedì 30 giugno è tornato su Rai 1 “Estate in diretta”, appuntamento pomeridiano che accompagna gli spettatori nel cuore sella stagione più calda. Il RadiocorriereTv incontra i conduttori che raccontano il programma e il suo dietro le quinte
Il programma è partito, “Estate in diretta” va già a pieni giri…
GIANLUCA: Per me è il sesto anno consecutivo, e devo dire che affrontare ogni edizione con una nuova energia è sempre stimolante. La preparazione è stata intensa, ma la squadra è come una macchina da Formula 1: precisa, rodata, affidabile. È un piacere “guidarla”.
Questa, Greta, è la sua prima volta alla conduzione…
GRETA: È una grande felicità esserci, poter condurre un programma così importante per la Rai e per la televisione italiana. È un format che ha una grande storia, provo anche un forte senso di responsabilità, ma le emozioni predominanti sono sicuramente l’entusiasmo e la gratitudine.
Com’è stato iniziare a collaborare e prepararvi insieme?
GIANLUCA: Greta è preparata e spontanea, una combinazione perfetta per un programma in diretta. La verità è che per quanto si possa pianificare, in diretta funziona tutto se c’è intesa. E con lei c’è, fin da subito.
GRETA: Molto facile. Conoscevo già Gianluca, avevamo lavorato insieme anni fa, sempre a “Estate in diretta”, quando io avevo un piccolo spazio settimanale. Veniamo da percorsi simili, entrambi molto legati al lavoro redazionale e alla condivisione. È stato naturale.
Che narrazione guiderà questa edizione di “Estate in diretta”?
GRETA: Raccontiamo il Paese, dalla cronaca più urgente al costume, con pagine più leggere dedicate all’estate, alle vacanze degli italiani. È una narrazione sincera, rispettosa, mai superficiale.
GIANLUCA: L’imprevedibilità della diretta ci impone di essere pronti a tutto. Si parte con una struttura, ma ogni giorno può cambiare. Il mio augurio è che ci sia spazio per sorridere e raccontare anche le cose belle, oltre alla cronaca più dura.
Come si trova il giusto equilibrio tra argomenti seri e altri più leggeri?
GIANLUCA: Dipende dalle giornate. Mi è capitato di raccontare il crollo del Ponte Morandi in pieno agosto, eravamo pronti per una puntata festosa ed è tutto cambiato in un attimo. Altre volte invece si celebra il Ferragosto tra sagre e grigliate. Bisogna saper cambiare registro, con rispetto.
GRETA: Con sincerità. Se c’è onestà intellettuale nel trattare ogni tema, allora anche il tono trova da sé il suo equilibrio. È più una questione di sensibilità che di schema fisso.
C’è un aspetto del programma che vi ha colpito fin dalla preparazione?
GRETA: Sicuramente la squadra. Autori, inviati, produzione… sono professionisti eccezionali, spesso dietro le quinte eppure fondamentali. È un lavoro collettivo ed è giusto riconoscerlo.
GIANLUCA: La dedizione artigianale degli autori. Ogni scaletta viene costruita con precisione assoluta. Io vengo da ambienti dove facevi tutto da solo. Qui, invece, hai un team alle spalle che ti consente di concentrarti sulla conduzione, e lo fai con serenità.
Nel cast c’è Gigi Marzullo. Cosa aggiunge al racconto del programma?
GIANLUCA: Avere Marzullo in studio è un privilegio. È una presenza rassicurante, sempre pronta a intervenire con intelligenza e ironia. In diretta può aiutarti a cambiare ritmo, a spezzare un momento di tensione, ed è sempre efficace. È un pezzo di storia della Tv.
GRETA: Gigi è sempre Gigi. Ha il suo modo unico e sorprendente di porsi, sempre originale. Lo conosco da tantissimi anni, da quando lavoravo nel suo programma da giovanissima. È rimasto autentico, ed è questa la sua forza.
Quanto conta esserci in estate, quando molti italiani restano in città e magari da soli?
GIANLUCA: È forse la funzione più vera del Servizio Pubblico. Ci sono anziani, persone sole, chi non può partire. Essere lì ogni giorno, con garbo, offrendo informazione e anche un sorriso, è una responsabilità che sentiamo molto.
GRETA: Conta tantissimo. Le vacanze oggi sono brevi, non più lunghe e strutturate come una volta. Molti restano a casa, spesso da soli. Il nostro compito è anche quello di tenere compagnia, con delicatezza.
Il vostro primo ricordo legato all’estate?
GRETA: Il mare. Da bambina passavo tutta l’estate nella casa al mare vicino Roma. Finita la scuola si partiva subito e si stava lì fino a settembre. Era una magia.
GIANLUCA: Rimini, con mio padre. Era romagnolo e ogni estate si andava lì. Era il paradiso per un bambino: sala giochi, piadine, tutto. Il mio primo grande ricordo estivo.
Un piatto che fa subito estate?
GIANLUCA: Spaghetti alle vongole. Senza dubbio.
GRETA: Pomodoro, mozzarella e basilico. L’estate italiana in un piatto.
Una colonna sonora per la vostra estate…
GIANLUCA: “Stessa spiaggia, stesso mare”… ma nella mia versione personale: “Stesso studio e niente mare”! La canto ogni anno.
GRETA: Il mio primo concerto da sola, fu quello di Antonello Venditti. E poi anche Jovanotti, che per me è estate pura.