Giacomo Giorgio

Devo tutto a Pulcinella

Lo studio, la gavetta, l’esordio internazionale in un film con Rupert Everett. Il giovane attore napoletano sarà tra i protagonisti della serie “Mare Fuori” diretta da Carmine Elia, in programmazione nei prossimi mesi sulle reti Rai. In attesa della messa in onda, si racconta al nostro giornale: “Sono un sognatore senza eguali. Non potrei mai smettere di esserlo, nonostante le avversità”

Ricorda il suo primo incontro con il palcoscenico?

Da bambino, quando vivevo ancora a Napoli, presi parte a uno spettacolo in un piccolo teatro e interpretai un baby Pulcinella che apriva e chiudeva la scena, erano due brevi monologhi, mi divertii e capii che stare sul palco mi piaceva. Cominciai a studiare teatro e nel tempo capii di volere fare l’attore.  

Il cinema è arrivato quando lei non era ancora maggiorenne…

tHo continuato a fare spettacoli a teatro fino a quando, a 17 anni, mi si è presentata l’opportunità di mettermi alla prova con il grande schermo. Tra i primi lavori ci fu una piccola parte in “The Happy Prince” con Rupert Everett, furono solo sei pose, ma in una grossa pellicola con nomi altisonanti. Da lì è cominciato tutto.

Il teatro rimane la scuola alla quale non rinuncia…

Devo molto al metodo Stanislavskij che consente all’attore di effettuare un’indagine introspettiva alla ricerca delle proprie emozioni, poi, solo in un secondo momento, lo porta a costruire il personaggio. Ho studiato con Michael Margotta, membro dell’Actor’s Studio e ora con Francesca De Sapio al Duse International.

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