Francesco Mandelli & Federico Russo
Ogni rivoluzione parte dal passato
I conduttori di “Revolution” al RadiocorriereTv: “Vorremmo dare un racconto e strappare un sorriso”. E ancora: “La sfida più grande per noi tutti si chiama sostenibilità”. Il giovedì in seconda serata su Rai2
Di nuovo insieme in un programma televisivo, come è andato questo nuovo viaggio?
FEDERICO: Non vedevamo l’ora, era passato un po’ di tempo dall’ultima volta. Siamo amici, ridiamo tanto, ci conosciamo molto bene e questo è un privilegio perché riusciamo ad andare oltre il copione, creando mondi nostri. “Revolution” è un programma perfetto perché, oltre all’intrattenimento, diamo delle informazioni, ci sono il racconto, la divulgazione, in una chiave leggera, ma che a fine puntata ti lascia tanto.
FRANCESCO: Lavorare con Federico è la cosa migliore da fare (sorride). Siamo subito pronti, c’è empatia, come quando i giocatori scendono in campo e fanno immediatamente squadra. Questo aiuta tantissimo. Il programma è viaggio, scoperta, incontro, è un percorso interessante a prescindere dal fatto che si tratti di un programma televisivo. Si vede la nostra vera curiosità nei confronti di chi intervistiamo e penso che questo faccia immedesimare lo spettatore. Il nostro occhio è molto simile a quello di chi segue il programma da casa.
FEDERICO: E poi c’è sempre anche il momento “stupideira”… si comincia a ridere.
FRANCESCO: A quel punto è difficile andare avanti.
Quanto futuro c’era nel nostro passato?
FRANCESCO: Passato e futuro sono strettamente legati. È come guidare l’auto, vai in avanti ma non puoi mai dimenticare di guardare gli specchietti retrovisori. Devi sapere da dove vieni per imparare dagli errori, guardare ciò che hanno fatto le persone che sono venute prima di noi.
FEDERICO: Tutti coloro che abbiamo incontrato, artisti, ricercatori, scienziati, sportivi, sono persone che hanno fatto una rivoluzione nel loro campo, e sono comunque sempre partite dal loro passato. Un grande attore non può prescindere dal cinema con il quale è cresciuto, come uno scienziato non può non conoscere ciò che è stato inventato dai suoi predecessori. Se parli con un creatore di videogames di ultima generazione ti dirà che tutto parte da Pac-Man. Bella l’e-mail, ma chi è che ha inventato la posta?
FRANCESCO: Prendiamo ad esempio due personaggi che abbiamo incontrato in “Revolution”. La chef Isabella Potì parte dalla sua tradizione culinaria per fare cose completamente diverse. Stesso discorso vale per Arturo Brachetti che ha osservato i trasformisti del Novecento e poi si è reinventato rendendo tutto più spettacolare.