FRANCESCO GABBANI
Da Sanremo a Verona (o viceversa)
A distanza di tre anni da “Magellano” e reduce dal secondo posto al Festival, il cantautore toscano ha pubblicato “Viceversa” (BMG), quarto album da studio, un inno alla condivisione e all’abbandono dell’individualismo. “Ogni brano diventa l’occasione per mettersi in discussione e decifrare il proprio equilibrio all’interno della società – afferma – Chi sono io? Come mi vedono gli altri? Un’osservazione che prima è interiore, poi si rivolge verso la collettività. O viceversa”. L’8 ottobre Gabbani sarà protagonista di un concerto all’Arena di Verona
Secondo posto a Sanremo, prima del Festival sperava nel podio o è stata una sorpresa?
È stata una piacevole sorpresa, sono molto felice del risultato e dell’affetto ricevuto. Sono tornato con un brano più intimista e il fatto che sia stato recepito in questo modo e che tante persone mi abbiano votato e lo abbiano apprezzato, è per me un risultato molto bello. Non sapevo quale sarebbe stata la reazione della gente e invece “Viceversa” è stato accolto con grande entusiasmo e ciò mi dà molta gioia.
Al pubblico di Sanremo lei piace, le giurie e i telespettatori del Festival la premiano. Dove nasce questo feeling?
Io cerco sempre di essere sincero e di salire sul palco mostrandomi per quello che sono, in modo spontaneo, e penso sia questo che arrivi alle persone.
Ha affermato che il brano “Viceversa” è anche una strada per capire qualcosa di sé. Chi è Francesco oggi?
Questo album è frutto di un percorso mio personale. Dopo il successo del 2017 ho capito che per me era importante continuare il mio percorso di analisi personale che si è declinata nelle canzoni dell’album. Una ricerca nel tentativo di interpretare il rapporto tra l’individuo e la collettività, tra chi sono e come mi vedono gli altri.