Francesca Figus
Le donne unite, una grande forza
Si divide tra cinema e teatro, nella sua carriera un grande incontro, quello con Ettore Scola. Ama fare gruppo e ritiene che “la collaborazione al femminile rappresenti una vera forza”. In “Passeggeri Notturni” interpreta la stravagante e carismatica zia Agnese, che insegna al protagonista bambino a sognare e “a guardare il mondo come se fosse la prima volta, con gli occhi della scoperta”
Cosa deve convincerla di una storia, di un personaggio, di una sceneggiatura?
Se quella storia, quel personaggio o quel che viene scritto in una sceneggiatura vorrei rivederlo al cinema, a teatro o in tv. Ragiono da spettatrice, ma per la serie di Riccardo Grandi ha pesato certamente la scrittura di Carofiglio che ben conoscevo. Questo è un progetto molto elevato, che parte da uno scrittore eccelso e, quando un attore ha la fortuna di lavorare con una sceneggiatura scritta in questo modo, non deve lasciarsela scappare.
La scrittura di Carofiglio, pur nella sua grandezza, è accessibile a tutti
Questa è la sua forza, la grande capacità di arrivare a tutti con un sottotesto molto forbito. Il lettore non si accorge che con le parole sta sempre dicendo qualcosa di importante.
Il protagonista di “Passeggeri Notturni” è un uomo, Claudio Gioè, ma nella serie sono le donne che muovono la storia
Le linee femminili sono diverse e tutte fondamentali. C’è la protagonista Valeria, il personaggio interpretato da Nicole Grimaudo, quello della sorella e poi c’è la “mia” carismatica zia Agnese, che Enrico incontra nei primi episodi della serie, e dalla quale riceverà uno sguardo sul mondo romantico e poetico. Il mio personaggio si muove al di fuori degli schemi e anche per questo l’ho amato fin da subito, quando Gloria Giorgianni mi ha proposto di prendere parte al progetto. Era già scritto nelle pagine di Carofiglio. Noi ci siamo divertiti con i costumi, con il trucco e il parrucco per dare allo spettatore, fin dalla prima inquadratura, l’idea di chi fosse questa donna. Pensate che nella prima scena indosso un vestito fucsia molto acceso che, per una che vive nella Murgia pugliese, è piuttosto insolito, ma serve a raccontare bene l’indole di Agnese.