Francesca Fialdini
Sono una di voi
Da lunedì 4 aprile torna su Rai3 con “Fame d’amore” mentre venerdì 8, in prima serata su Rai 1, conduce “Ci vuole un fiore” con Francesco Gabbani. La domenica pomeriggio, sempre sull’ammiraglia Rai, è al timone di “Da noi… a ruota libera”. Tra i volti più popolari della Rai, si racconta al RadiocorriereTv: «Sempre curiosa, concreta e pronta a mettermi in discussione»
Partiamo dalla serata speciale che Rai1 dedicherà a ciò che abbiamo di più caro, la nostra Terra. In che mondo ci accompagnerà, insieme a Francesco Gabbani, l’8 aprile?
Ci faremo insegnare come si fa a prendersi cura del nostro Pianeta, cercheremo di capire perché è così importante non perdere tempo e iniziare fin da subito, nella pratica quotidiana, a correggere i nostri comportamenti. A volte facciamo cose che per abitudine non pensiamo possano far male a ciò che ci circonda, alla natura, che possano avere un impatto ambientale. Ecco, renderci conto che le nostre azioni sono sbagliate, per poi correggerle, è già il fine di questa serata. Ovviamente facendo una riflessione più ampia sulla bellezza del nostro Pianeta e su quanto ci convenga proteggerlo, nonostante tutto, in questo momento, remi in direzione contraria. A maggior ragione c’è bisogno di dire: attenzione, guardate dove stiamo andando.
“Ci vuole un fiore” è anche un brano scritto da Gianni Rodari, Sergio Endrigo e Luis Bacalov, che emozioni prova nell’ascoltarlo?
Mi hanno insegnato questa canzone da bambina, mi piaceva ma non ne capivo proprio il senso. Mi dicevo: come si fa a fare tutto con un fiore? Ecco, il significato profondo delle cose che diciamo, delle cose che dovremmo fare, a volte non lo capiamo. E non capiamo nemmeno il valore che abbia un fiore. Invece tutto si trasforma, tutto può rinascere, tutto può dar vita a qualcos’altro.
Perché su una tematica vitale come l’ambiente è spesso difficile passare dalle buone intenzioni ai fatti?
Principalmente per pigrizia e poi perché non tutti vogliono prendere coscienza che effettivamente, intorno a noi, qualcosa sta cambiando. Eppure, è evidente quando diciamo che fa troppo caldo in pieno inverno, è evidente quando vorremmo andare in montagna e non c’è la neve. Così come quando arrivano temporali fuori stagione e ci mettono in crisi. La natura ci sta richiamando all’ordine, ci chiede un po’ di attenzione. Grazie a Greta Thunberg e a tanti altri giovani, che ci chiedono di darci una sveglia, stiamo prendendo coscienza. Però i passi da fare sono tanti, in termini di consapevolezza. Saranno i giovani di Friday for Future a insegnarci la strada, li ascolteremo più volte nel corso della serata. Sono tra le persone che hanno più da insegnarci, che più di tutti hanno capito quanto sia importante preservare il Pianeta per preservare il futuro.
Quanto c’è di green nella sua quotidianità?
Innanzitutto, cerco di non fare uso di plastica, che è ovunque. Quando vado a fare la spesa, se posso rinunciare a un prodotto il cui packaging ha tanta plastica, lo faccio, cerco l’alternativa. La lavatrice la faccio solo a carico pieno, utilizzo saponi compatibili con l’ambiente o a basso impatto ambientale. Ho iniziato a usarli biodegradabili già da diversi anni. Su una cosa ancora mi rimprovero, ed è l’utilizzo dell’acqua. Cerco anche di mangiare sano, bio, per non sfruttare troppo la terra, cerco di rinunciare alla carne, se non quando strettamente indispensabile, per non incentivare gli allevamenti intensivi. E poi cerco di essere meno consumista possibile, anche per quanto riguarda gli abiti, utilizzando le stesse cose fino a quando non si esauriscono nella loro funzione. Uso poco la macchina, i lunghi viaggi li faccio sempre in treno. In città invece uso il motorino elettrico.