Ezio Bosso, le cose che restano
Docufilm
In prima visione assoluta con le testimonianze di amici e collaboratori dell’artista, da Gabriele Salvatores a Enzo Decaro, da Paolo Fresu a Silvio Orlando. Scritto e diretto da Giorgio Verdelli, in prima serata giovedì 19 maggio su Rai3
“Ezio Bosso. Le cose che restano” è il racconto di una grande storia umana. La carriera di Bosso è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che per quelle professionali. Bosso nel suo percorso artistico si è lanciato spesso in forme ibride di narrazione e musica e questo film, che parla di lui, ha un approccio analogamente poliedrico come poliedrica è stata la sua vita. Nel film il racconto è affidato allo stesso Bosso, attraverso un lavoro minuzioso di ricerca tra le tante interviste audio e video che ha rilasciato nel tempo. Il ritmo scorre fluido e spontaneo, proprio perché il docufilm è privo del solito narratore frontale: è il maestro stesso a svelarsi agli spettatori, a farci entrare nel suo mondo e nel suo immaginario, come in un diario. La narrazione è stratificata e crea un dialogo fra le varie età dell’artista in un continuo rimando fra immagine e sonoro.