Ero in guerra ma non lo sapevo

Al cinema

Sul grande schermo il film sull’omicidio del gioielliere Pierluigi Torregiani avvenuta nel 1979 a Milano. Protagonista del film, prodotto da Luca Barbareschi e diretto da Fabio Resinaro, è Francesco Montanari. Nelle sale il 24, il 25 e il 26 gennaio

Milano, fine anni ‘70. Pierluigi Torregiani, un gioielliere che si è fatto da sé, subisce un tentativo di rapina in cui muore un giovane bandito. Non è stato lui a sparare, ma molti giornali lo accusano di essere un giustiziere borghese. La tensione politica dell’epoca lo rende un obiettivo perfetto per i PAC, gruppo di terroristi guidato da Cesare Battisti, che individuano in lui un colpevole da punire. Torregiani e la sua famiglia ricevono minacce di morte: il pericolo è così concreto che gli viene assegnata una scorta. Ma le intimidazioni non si fermano: sempre più invasive, lo condizionano nel lavoro e soprattutto nei rapporti con i famigliari, che si consumano fino a sfiorare la rottura. Torregiani venne assassinato a Milano il 16 febbraio del 1979. L’omicidio, inizialmente attribuito alla malavita milanese, fu poi rivendicato dai Proletari Armati per il Comunismo (PAC) che professavano solidarietà alla criminalità che si riappropriava dei beni e giustiziavano chi rispondeva alle rapine con le armi. “Ero in guerra ma non lo sapevo”, diretto da Fabio Resinaro e interpretato da Francesco Montanari, racconta un uomo che, sotto attacco suo malgrado, vive una profonda crisi famigliare che si “ricompone” solo dopo la sua morte, avvenuta per mano di sedicenti rivoluzionari.

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