Ermal Meta

Che voglia di tornare sul palco!

“E’ stata una grande gioia perché non me l’aspettavo. Il pezzo è nato in studio, mentre ero preso dai miei pensieri”: Ermal Meta, terzo al Festival con “Un milione di cose da dirti”, ci parla del suo nuovo album, “Tribù Urbana”, “pieno di persone e di storie”.

Come ha accolto il terzo posto al Festival?

Con grande gioia perché non me l’aspettavo, non era davvero nelle mie aspettative e ne sono felicissimo.

Con quale idea era salito sul palco di Sanremo?

L’idea era quella di salire sul palco e cantare una canzone. Dato il particolare momento che stiamo vivendo e che abbiamo vissuto l’anno scorso, mi mancava il palco e non vedevo l’ora di salirci.

“Un milione di cose da dirti” come e quando nasce?

Nel 2018 in studio, anche se è molto difficile raccontare come nasce una canzone. Nasce mentre stai scrivendo e sei preso dai tuoi pensieri. Mi girava in testa da qualche giorno il testo e poi la musica è arrivata da sola.

Questa canzone fa parte del nuovo disco “Tribù urbana” uscito il 12 marzo. Quali le storie contenute?

Ci sono diverse sfaccettature. E’ un disco pieno di persone, in realtà. C’è “Nina e Sara”, che parla di un amore adolescenziale tra due ragazze che non sanno nemmeno bene capire quello che stanno vivendo. C’è una canzone come “Invisibili”, che parla di quello che accade quando smetti di guardarti attraverso i tuoi occhi e utilizzi quelli degli altri e di come questo ti faccia allontanare da te stesso. E’ un disco molto ricco.

Chi sono gli uomini e le donne della “Tribù urbana”?

Sono tutti coloro che, in qualche modo, si sentono di far parte del cambiamento del nostro mondo oggi. E’ un disco che mette insieme due parole distanti l’una dall’altra, tribù e urbana. C’è la voglia di ritrovarsi in un gruppo di persone che si conoscono nella dispersione di quella che può essere una realtà urbana. Sono tutti coloro che dentro di sé hanno voglia di far parte di qualcosa.

In questo album c’è un ritmo inaspettato, che ci riporta all’immagine di una esibizione live. C’è tanta voglia di uscire da questo momento?

La voglia più grande che ho è questa. Ed emerge anche nel modo in cui è stato composto e lavorato il disco. E’ stato realizzato con quest’ottica, con la voglia di tornare sul palco, che è grandissima.

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