Elisa Isoardi

Ballo per conoscere meglio me stessa

La popolare conduttrice scende in pista ogni sabato sera nel programma di Milly Carlucci: “Danzare mi stupisce ogni giorno di più”

Come è entrata a fare parte del cast di “Ballando con le Stelle”?

È nato tutto lo scorso anno, quando sono andata ospite come ballerina per una notte danzando un charleston su una coreografia di Samuel Peron. Provai solo un paio d’ore e andò bene, il pubblico e i giurati gradirono. E così Milly mi ha proposto di partecipare, una cosa che il mio cervello non poteva concepire (sorride). Pensare di ballare in uno dei pochi talent veri della televisione non faceva parte dei miei progetti. Ma Milly è stupenda, è andata bene e ho accettato.

In queste settimane non ha mai pensato “ma chi me l’ha fatto fare”?

Non per la fatica, ma per il mio approccio all’insegnamento del ballo. Mi dicono di contare…un, due, tre…  e così a volte mi chiedo chi me l’abbia fatto fare (sorride). Scherzi a parte, quando mi riguardo sullo schermo, mi chiedo: chi è quella lì che balla? Perché “quella lì che balla” non è che la conosco poi così bene. Ho sempre visto il mio fisico con molto rispetto, ma non pensavo a certe sue potenzialità, a dove potesse arrivare. Ora ho consapevolezza: il ballo mi sta aiutando a conoscermi meglio.

In gara l’abbiamo vista scendere in pista anche da sola…

Nella seconda puntata (per il ricovero del maestro Raimondo Todaro). Anche quella è stata un’esperienza importante, che mi ha fatto ripensare a mia nonna, che affrontò periodi di difficoltà familiari prendendo in mano la situazione. Lei era l’economa di casa, era parsimoniosa, e mandò avanti la famiglia. Non ho fatto altro che quello che facevano le donne di una volta, con un po’ di coraggio. Niente di straordinario.

Ci racconta l’emozione del primo ballo in diretta?

Enorme, perché avevo tanta paura di fare qualcosa che fosse azzardato. Non sono molto “leggera”, non parlo del peso, ma del movimento. Ma quando si accendono le luci si allinea tutto alla perfezione. “Ballando” è un programma magico.

Con Raimondo Todaro è stato feeling al primo incontro?

Lo conoscevo già da prima, veniva spesso ospite nei miei programmi. Ci sono stima e affetto reciproci e questo è la base. Con il ballo, espressione corporea che fa uscire anche le cose più nascoste, ci stiamo conoscendo ancora meglio.  “Ballando” è un percorso vero, di vita.

Qual è stato il primo consiglio del suo maestro?

Di lavorare sul portamento, quello che una ragazza che ha fatto sempre ciclismo e sport maschili non aveva, o comunque aveva poco. Raimondo dice che in me è naturale, bisogna tirarlo fuori e lo stiamo facendo.

Che rapporto aveva con il ballo prima di questa esperienza?

Lo guardavo e basta (sorride).

Non andava a ballare nemmeno da ragazzina con gli amici?

Sono venuta a Roma a 16 anni, ho saltato quel periodo bellissimo che sto recuperando oggi con una consapevolezza diversa.

Elisa è contenta…

È bello farsi coccolare dopo 20 anni di conduzione, ed è bello farlo fare da Milly. Sto dando tutta me stessa e i risultati arrivano.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N. 40 a pag.30