È Nessie, o forse no
Le notizie, la musica, l’approfondimento e la leggerezza. Dal lunedì al venerdì alle 13.45 Flavia Cercato e Gianluca Daluiso sono i padroni di casa del programma che apre il pomeriggio di Rai Radio 2
Partiamo dal titolo, “Lochness”, come nasce e quali mondi accoglie dentro di sé il programma?
FLAVIA: Lessi che a un esame di giornalismo venne chiesto come mai di Nessie, il mostro di Loch Ness, si parlasse principalmente in estate. La risposta era che d’estate latitano le notizie e che proprio per questo motivo era sempre utile fare uscire il mostro (sorride). Mi sembrava, per un programma estivo che non prescinderà comunque dall’attualità, un titolo carino. In più le fake-news sono sempre più all’ordine del giorno e noi cerchiamo di dare un’occhiata a questa distorsione.
Quella di Loch Ness è una fake di lunga data…
FLAVIA: … solo lo scorso anno gli scienziati hanno affermato ufficialmente che non esistono prove dell’esistenza di Nessi. Mostro a parte, le fake sono sempre più frequenti, c’è questa abitudine orrenda di inseguire lo scoop, il titolone, e quindi di spararle più grosse possibile per acchiappare i click. Una distorsione esasperata dai social: il fatto che l’informazione sia diventata così rapida ti porta a verificare sempre meno la veridicità delle fonti.
Gianluca, come è stato il tuo incontro con “Lochness”?
GIANLUCA: Quando Flavia mi ha raccontato l’idea del programma ho subito capito come fosse nelle mie corde. Ma la ciliegina sulla torta è stata proprio il titolo, perché dieci anni fa i miei genitori si trasferirono in Scozia e oggi vivono a Glasgow, molto vicino al lago di Lock. Una casualità davvero molto interessante (sorride).
Come sono andate le prime puntate?
FLAVIA: Bene, ci siamo divertiti. È un programmone di oltre due ore, ma è proprio questo a darci la possibilità di affrontare più argomenti, alcuni leggeri e altri più impegnati.
GIANLUCA: Siamo figure complementari e tra noi c’è una bella alchimia, che è una cosa per nulla scontata. Dalla più lunga esperienza professionale di Flavia cerco di cogliere alcuni “segreti del mestiere”. Il fatto di appartenere a due generazioni diverse penso che sia un valore aggiunto.
C’è una ricetta per non farsi buggerare dalle fake-news?
FLAVIA: Rallentare. Oggi si tende sempre a velocizzare l’informazione. La velocità che ci ha regalato la digitalizzazione ci porta a controllare sempre meno se una notizia corrisponda al vero oppure no.
GIANLUCA: Il segreto è cercare il più possibile la certezza della fonte, anche arrivando qualche minuto dopo. Con l’avvento del digitale vince chi dà la notizia per primo e spesso succedono cose che si rivelano false.
Vi capita di “scivolare” sulle bufale?
GIANLUCA: Le possibilità di commettere errori non mancano. Quando accade è necessario riconoscerlo, tornare sui propri passi e chiedere scusa. Come diceva Oscar Wilde “l’esperienza è il tipo di insegnante più difficile, prima ti fa l’esame e poi ti spiega la lezione”.
FLAVIA: Mi capita di cascare sui titoloni: vado subito a controllare, non riesco a dirmi “Flavia lascia perdere”.
L’ironia e l’autenticità come possono convivere?
FLAVIA: Convivono per forza. Se sei autentico sei pieno di difetti, fragilità, confusione. Se non ci metti l’ironia sei spacciato.
Si può essere giornalisti e non perdere la cifra dell’ironia?
GIANLUCA: Amo affiancare l’ironia all’approfondimento, alla serietà. Sono un fautore dell’infotainment. Informazione e intrattenimento devono venirsi incontro, anche con l’obiettivo di avvicinare i giovani.
Un’estate dietro al microfono, cosa vi aspettate?
FLAVIA: Sono molto contenta, mi aspetto tanto caldo e tanto buonumore.
GIANLUCA: Di essere insieme a tantissime persone, che magari stanno viaggiando, e anche a quelle che non hanno la possibilità di farlo. Vorremmo fare compagnia a chi ci ascolta dando al pubblico divertimento e contenuto.
Flavia, cosa ti diverte ancora del mondo della radio?
Mi piace raccontare con le parole. La radio resta il mio mezzo preferito, quando non c’è stata, perché ho fatto altro, mi è mancata.
Gianluca, cosa ti sorprende di questo mezzo?
Prima di iniziare a farla non pensavo che ci fossero ancora così tante persone affezionate alla radio. È stata una gran bella sorpresa.
La radio è anche musica. C’è un tormentone estivo che vi piace particolarmente?
FLAVIA: Non ce l’ho quasi mai perché ho la memoria del pesce rosso (sorride). Dopo un po’ mi dimentico. Al tempo stesso non dimentico mai la prima canzone che ascolto al mattino…
Il brano che hai sentito stamane?
FLAVIA: “Viva la vida” dei Coldplay, adoro i loro cori, sono i più bravi del mondo a farli. È da questa mattina che ho in mente “O-o-o-o-ohhhh” (canticchia il brano).
Gianluca, tocca a te…
La mia compagna mi prende sempre in giro perché inizio ad ascoltare i tormentoni quando sono passati di moda. Accade anche dopo due anni, ci metto un po’ a trovarli. Questa domanda potresti rifarmela tra un paio d’anni, a quel punto potrei darti una risposta (sorride).
Se gli scienziati si fossero sbagliati e un giorno si scoprisse che… il mostro di Loch Ness esiste davvero?
FLAVIA: Ci crederei solo vedendo di persona l’uscita di Nessie dalle acque, cosa che ritengo molto complessa (sorride).
A quel punto, di fronte all’evidenza, cosa diresti alla tua compagna di viaggio?
GIANLUCA: Che nella vita qualsiasi cosa è possibile. Di non dire mai “mai”, perché qualsiasi cosa può sempre accadere.
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