“Due vite” per Liverpool 2023

Marco Mengoni

A dieci anni dalla sua prima partecipazione all’Eurovision di Malmo nel 2013, dove arrivò settimo con “L’Essenziale”, l’artista porterà sul palco della città inglese la canzone con cui ha trionfato a Sanremo 2023. Obiettivo? «Divertirsi e fare musica tutti insieme»

SANREMO 09 FEBBRAIO 2023 3 SERATA DEL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA DI SANREMO. NELLA FOTO MARCO MENGONI

L’Eurovision è un po’ il Mondiale della musica, qual è l’allenamento di Mengoni per questo evento?

Per arrivare pronto al prossimo Eurovision Song Contest di Liverpool, sto cercando di fare tantissime cose prima, tra cui piccole soste in giro per l’Europa, dei mini concerti. In generale cerco di fare le stesse cose di sempre: l’allenamento fisico per scaricare la tensione e la mia buona ora settimanale di terapia mentale.

“Due vite”, due universi che collidono ma che devono in qualche modo coesistere. Quanto è attuale la sua canzone? 

In “Due vite” si parla di equilibrio tra le due parti che fanno parte di ciascuno di noi. È una canzone che racconta della nostra parte diurna, nella quale la mente di una persona riesce a mettere da parte le follie, le frustrazioni, i dubbi, le perplessità… che alla fine escono all’esterno tramite i sogni, in una sorta di mondo fantastico, quasi felliniano. Queste paure, questi tormenti vengono sempre a bussare. Pensando ai tempi che stiamo vivendo, è una esortazione a trovare il giusto allineamento con la nostra società, con la Terra che ci ospita.

Dieci anni fa la prima volta a Sanremo e all’Eurovision. Cosa conserva di “essenziale” in questa nuova fase della sua vita?

Se dieci anni fa aveva portato l’essenzialità, quest’anno saranno protagoniste queste due diverse esistenze, un dualismo presente in ognuno di noi.

Tre minuti per abbracciare con la sua canzone tutti i Paesi presenti. Sente questa responsabilità? In realtà no, farò quello che ho fatto e che volevo fare a Sanremo: divertirmi e far parlare la musica. Sarà un bellissimo momento di condivisione e di festa. Credo che l’Europa, attraverso questa manifestazione, riesca, almeno in quei giorni, a riappacificarci, a farci sentire felici insieme grazie alla musica, “united by music”.

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