Davide Van De Sfroos
Il mito ci riporta sempre a casa
Un viaggio tra misteri e leggende lungo lo Stivale in compagnia del cantautore lombardo. “Il Mythonauta”, il giovedì in seconda serata su Rai2
Perché un programma sui miti?
Perché ho da sempre una grande passione per usi, costumi, tradizioni, luoghi e territori, che cito anche nelle mie canzoni. E poi perché veniamo da un periodo in cui la gente ha premuto il testo pausa, penso che ora abbia voglia di tornare a viaggiare, visitando luoghi anche relativamente vicini. Andando lì potrebbe lasciarsi un po’ trasportare dal mito, come quando si era più piccoli, o come è stato nel corso dei secoli.
Un racconto appassionato, che va oltre la divulgazione…
l nostro non è un programma scientifico, diamo al viaggiatore la possibilità di incontrare leggende millenarie che possono rendere il viaggio ancora più interessante e sognante. Non sta a noi dire, “si diceva che c’era il mostro”. No, qui c’era il mostro, perché nella storia, nella testa, nel mito, c’era. Se parlo di Zeus o di Venere è chiaro che parlo di miti, ma sono diventati così importanti per la letteratura, per l’arte, per la pittura, per il vivere delle persone, che ormai esistono e vanno tenuti in considerazione in quanto miti. Si intrecciano con la storia, con le credenze di tante altre persone. Non posso entrare in un tempio induista deridendo un Dio con sei braccia o più, ma devo essere consapevole di trovarmi di fronte a un simbolo di una credenza antica. Se ha quella forma o una certa immagine, sarà sicuramente per motivi archetipici e primordiali che lo hanno portato a essere così raffigurato.
Qual è l’importanza dei miti nell’umanità oggi?
Il mito tende a ricordarti chi eri e chi sei stato nel tempo, quali erano i tuoi compiti. Ci sono miti nati probabilmente per tenere lontane le persone da luoghi molto pericolosi, magari in una civiltà contadina. Così creare una storia che parla di mostri, fantasmi, punizioni divine, in prossimità di un precipizio poteva scoraggiare le persone ad andare in quel luogo. È ovvio che se una montagna ha la forma di un volto che guarda verso il cielo, è facile pensare che lì ci sia un Dio e che ci sia stata una battaglia tra creature mitologiche. Ci sono poi i miti che hanno a che fare con la vita di un uomo. Ti sei comportato bene con questo santo? Allora hai avuto una tua ricompensa. Sei stato disonesto? Ecco la punizione. Il mito è anche fatto di presenze, di persone, di spiriti che appartengono alla natura. Dovunque tu vada nel mondo, hai sempre a che fare con spiriti legati alla natura: un ritorno alle origini, al primordiale, a ciò che sei stato e dovrai tornare a essere. Il mito ci dà sempre una mano per tornare a casa.