Conduttrice con master in politica

NUNZIA DE GIROLAMO

Sorridente e tenace, ironica e curiosa. Al timone di “Ciao Maschio” per il terzo anno consecutivo si racconta al RadiocorriereTv: «Da maschiaccio tra i maschi riesco a instaurare un rapporto di complicità con i miei ospiti. Quando sono troppo caciaroni so come metterli in riga».  Il sabato in seconda serata su Rai 1

È partita la terza edizione di “Ciao Maschio”, soddisfatta?

Sono molto contenta della prima puntata. Penso che il trio di maschi Carlo Conti, Lele Adani e Giovanni Esposito sia stato scoppiettante, sono tre personalità completamente diverse. Questo mio ingresso in un club di soli uomini, che è il mio studio, lo trovo un fatto nuovo ed entusiasmante per il racconto che stiamo facendo dell’universo maschile.

All’inizio di questa avventura immaginava che il programma  sarebbe andato così bene?

No, avevo i fucili spianati contro, per cui la paura di un flop era dietro l’angolo. Ma oggi ci sorrido perché penso che il sacrificio, il lavoro, l’impegno, l’aver cresciuto “Ciao Maschio” dopo averlo scritto, veramente come un figlio, mi ha dato la soddisfazione di arrivare alla terza edizione. Continuare a intervistare maschi, divertire le donne e stringere anche amicizia con persone che prima non conoscevo, è per me un arricchimento da tutti i punti di vista, umano e professionale.

Come sceglie i suoi maschi?

È il lavoro più impegnativo che facciamo tutti i giorni in redazione. Facciamo una grandissima ricerca, ci stiamo sforzando di fare anche un percorso generazionale. Vogliamo mettere tre maschi di età diverse a confronto, per capire come il maschio sia cambiato nel tempo. La ricerca è complessa perché bisogna trovare personalità differenti, professioni diverse. Al tempo stesso cerchiamo personaggi non troppo timidi, parlanti e che possano incuriosire.

Che cosa le ha insegnato il programma dell’universo maschile?

Una cosa meravigliosa che in parte già conoscevo ma ne ho avuto la conferma, ossia che i maschi hanno la capacità di fare squadra, di stare insieme, di fare sistema, cosa che noi donne dobbiamo ancora imparare. E poi ho appreso, con tanto stupore, che non sanno di avere difetti. Quando chiedo a ognuno di loro, nell’ingaggio, di definirsi con tre aggettivi, questi sono sempre positivi. A quel punto chiedo ai miei ospiti di definirsi anche con un aggettivo negativo e il massimo che mi è stato detto è “diplomatico”.

Due edizioni alle spalle, una in corso, c’è stato un ospite che le ha fatto per così dire perdere la pazienza, o che ci è andato vicino?

No, sono stati quasi 90 maschi perfetti. Essendo un maschiaccio tra i maschi riesco a instaurare un rapporto di complicità. Mi hanno fatto innervosire qualche volta quando facevano troppo spogliatoio e facevano casino (sorride).

C’è stato un ospite che l’ha fatta particolarmente divertire?

Tanti. Innanzitutto, penso che la presenza di un comico nella puntata sia sempre vincente, perché regala il sorriso, dà spensieratezza. Penso a Paolantoni, a Salemme, a Esposito, ma penso anche a non comici che fanno ridere per la loro simpatia, come Clementino e Gigi D’Alessio.

Quando si accorge che con un ospite non si crea la giusta sintonia, oltre alla professionalità, come si comporta?

È facile. Sono una donna, quindi lo seduco (sorride).

Molti la definiscono una donna forte, è così?

Nella mia intimità, quando sono sola con me stessa, piango anche di piccole cose, mi emoziono anche di fronte a vicende di quotidianità che leggo, che approfondisco, che osservo. Ci sono tante cose che mi commuovono. Sono forte, ma sono una forte sensibile.

Un punto debole ce l’ha?

Mia figlia Gea. Sono prima di tutto una mamma che vuole proteggere a tutti i costi sua figlia, un grande sforzo quotidiano.

Per cosa è disposta a battersi?

Odio le ingiustizie, le violenze, qualsiasi esse siano o in qualsiasi forma si manifestino. Non riesco mai a girare la testa dall’altra parte, sono capace di finire in un burrone per difendere chi subisce un’ingiustizia.

Chi è oggi Nunzia De Girolamo?

Una conduttrice con master in politica.

Cosa significa avere una passione?

La passione è il motore, è ciò che ti alimenta quotidianamente. Ti fa superare la stanchezza, l’avvilimento di alcuni momenti, il buio che può sorgere nella vita. Mi alimento di passione, dalla vita personale a quella professionale. Se non avessi passione sarei un’ameba.

Quali sono, suoi cari a parte, le sue più grandi passioni?

In assoluto amo moltissimo viaggiare. Sono una persona molto curiosa e mi piace vedere il mondo, scoprirlo in tutte le sue forme, nei gusti, nelle abitudini. Mi piace leggere, vedere mostre di arte contemporanea, alle quali vado anche con mia figlia. E poi amo il mare, fare le immersioni e andare sott’acqua.

Future mete di viaggio?

Innanzitutto il Giappone, per vedere una cultura così lontana dalla nostra, e poi il Sudafrica.

Con i programmi di parola ha dimostrato di saperci fare, pur non dimenticando l’esperienza a “Ballando con le stelle” e  le incursioni a “Stasera tutto è possibile”, ci sono altri generi televisivi che vorrebbe esplorare da conduttrice?

Mi piacerebbe occuparmi d’attualità, con un programma po’ più vicino al mio mondo d’origine. E poi, un giorno, vorrei avvicinarmi all’intrattenimento, con una trasmissione su modello dei “Soliti Ignoti”.

Tra un paio di settimane ci sarà Sanremo… che rapporto ha con il Festival?

È un evento che mette intorno al tavolo tutta la famiglia. Se ne parla con mio marito, mia figlia, con i figli di mio marito che sono più grandicelli. È un momento di confronto sulle nuove mode, sui nuovi personaggi che salgono sul palco dell’Ariston. E poi mi incuriosiscono sempre le entrate in scena delle figure femminili, quest’anno guarderò particolarmente Chiara Ferragni, per conoscerla oltre i social, e Francesca Fagnani, un’amica. Non vedo l’ora di vederle scendere dalle scale.

Un pronostico sul vincitore?

Ho fatto Fantasanremo, mi sono iscritta (sorride). I tifi son tanti, Marco Mengoni,  Articolo 31, Paola e Chiara, Giorgia. Voglio ascoltarle, poi deciderò.

Quando si rivede in video le capita di essere critica?

Sempre. Sono molto esigente con me stessa e in qualsiasi occasione trovo qualcosa che non va, vuoi l’estetica, vuoi il contenuto…

… le capita anche di farsi una carezza?

Qualche volta, se proprio sono giù di morale. Ma la maggior parte delle volte ci pensa Gea, che quando esco per impegni o vado a lavorare mi lascia la letterina notturna sulla quale scrive: “Mamma, sei la più brava e la più bella del mondo e sei bravissima anche come conduttrice” (sorride).

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