Con una lacrima e un sorriso
Fausto Brizzi
Dietro la macchina da presa e da sceneggiatore ha firmato le commedie di maggior successo degli ultimi vent’anni. Il RadiocorriereTv ha incontrato il regista romano, nelle sale da giovedì scorso con “Bla bla baby”, la divertente pellicola interpretata da Alessandro Preziosi, Matilde Gioli e da tanti imprevedibili neonati
Ci stupisce e ci diverte con una commedia che propone un punto di vista non consueto, quello dei bambini, come è nato “Bla bla baby”?
Dalla volontà di fare un film nel tempo del covid, pensando anche a fruizioni familiari. Nel frattempo, i cinema hanno riaperto e siamo felici che abbia un percorso cinematografico. È nato da un’idea di mia moglie che mi ha suggerito di fare una specie di “Ted” all’italiana. Abbiamo provato, ma non con un orsetto, un animale, bensì con un umano, la sfida tecnica più complicata. Dopo un anno di test e tanti studi di computer grafica, abbiamo girato, quindi siamo stati impegnati in post produzione per un anno.
Una commedia che strizza l’occhio a tutta la famiglia e che ha in sé anche i toni della favola…
Tra i coautori ho chiamato anche un autore di cartoni animati che ha fatto sì che tutto fosse piacevole per gli adulti ma codificabile per i bambini. Questo attraverso una serie di sequenze, l’ultima delle quali, la più complicata, ha visto i bambini andarsene in giro da soli per l’edificio in cui è ambientato il racconto.
Un film che ha avuto una lavorazione particolare, perché sono stati i bebè a dettare i tempi. Come è andata?
Facevamo due film, quello di scena e quello reale, in cui c’erano i venti bambini che componevano il cast. I cinque personaggi protagonisti sono stati interpretati da coppie di gemelli, in modo da poterli scambiare quando uno dormiva o aveva altre esigenze. E poi ci siamo adattati a loro. Non è facile tenere due bambini sul set nello stesso momento, per questo ogni scena in cui si vede più di un bambino, è frutto di un effetto speciale. Effetto speciale non è soltanto il fatto che loro parlino, che facciano espressioni, ma è tutto il film (sorride). Nel montato originale non c’era una scena con più di un bambino. È stata la prima volta che mi è capitato di fare un film così scientificamente studiato in fase di pre produzione. Quando fai una commedia classica ti affidi agli attori, alla loro recitazione, e un po’ cerchi di seguirli. In “Bla bla baby” la regia è stata studiata a tavolino.
Per Alessandro Preziosi un ruolo inedito, come è stato costruito?
Con Alessandro avevamo già lavorato insieme in “Maschi contro femmine”, l’unica commedia che ha nel suo curriculum. Sapevo però che la commedia la padroneggia, la sa fare, semplicemente non gli capita. Per questo eravamo rilassati entrambi, sapevamo che poteva fare questo ruolo da rubacuori un po’ cialtrone. Sul set si è adattato ai bambini, che dettavano i tempi. Doveva essere pronto a recitare in qualsiasi momento e in qualsiasi varco di attenzione che i piccoli ci regalassero.