Con la Tedeschi? Un colpo di fulmine

Alice Arcuri

«Dal primo provino avevo capito il suo punto di vista sulle cose, il ritmo con il quale avrebbe parlato, l’espressività del corpo». Così l’attrice genovese, nei panni dell’ambiziosa e gelida primario in conflitto con Andrea Fanti. “DOC”, il giovedì in prima serata su Rai1


© Erika Kuenka

La dottoressa Tedeschi ha sparigliato le carte e ha portato tempesta in “DOC”, come è stato il vostro incontro?

Immediato, di imprinting selvatico animale. Dal primo provino avevo capito il suo punto di vista sulle cose, il ritmo con il quale avrebbe parlato, l’espressività del corpo, i retropensieri e il piano d’ascolto. È stato un colpo di fulmine, l’ho interpretata di pancia, è stato qualcosa di magico.

Una virologa determinata e scaltra, cosa le ha dato di suo per renderla così credibile?

La parte più razionale, più fredda e meno emotiva di me. Cecilia Tedeschi è a disagio nelle relazioni umane, è anche un po’ goffa in questo. Ho dato di me la parte più esteriore e spigolosa.

È entrata in “DOC” con un ruolo di primo piano, che avventura è stata?

Entusiasmante. Ho fatto una carriera di altro genere rispetto alla maggior parte degli attori del cast, ho lavorato tantissimo in teatro per scelta, per cui è stato interessante portare il mio strumento più tarato su altre musiche. Sono stata accolta un po’ come il primo violino della filarmonica (sorride). È stato interessante portare qualcosa di sé, della propria esperienza, in un gruppo di persone assolutamente eterogeneo. È stato come se mi avessero fatto sentire che mancavo anch’io, uno strumento arrivato da fuori. Il modo migliore di lavorare, senza pregiudizio. L’umanità che si respira, che traspare dalla serie e piace al pubblico, è quella del cast, persone che si divertono tanto insieme.

Come ha vissuto il set?

Benissimo. Per sette mesi ho aperto gli occhi all’alba, a orari incredibili, anche alle quattro del mattino, ma prendendo il caffè mi dicevo: che bello, ora vado a lavorare. E questo nonostante io non sia particolarmente mattiniera. In sala trucco, prima di cominciare, si cantavano Rino Gaetano o la musica da discoteca. Era come andare in gita scolastica. Un tempo ero gufo, ora sono diventata allodola.

Spezzi una lancia a favore della Tedeschi…

Dentro ha un mondo incredibile, vi sorprenderà…

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