Chiamatemi Doc

Al via giovedì 11 gennaio in prima serata su Rai 1 la terza stagione di una delle fiction più amate di sempre. Tornano il dottor Andrea Fanti, interpretato da Luca Argentero, e la sua equipe. La regia è firmata da Jan Maria Michelini, Nicola Abbatangelo e Marco Aleotto

Un colpo di pistola alla testa. È stato questo a mandare in frantumi la vita di Andrea Fanti, primario di Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano di Milano. Anche se è sopravvissuto, una volta uscito dal coma ha dovuto fare i conti con una terribile scoperta: gli ultimi dodici anni della sua vita erano svaniti nel nulla, come se non fossero mai esistiti. Non ricorda la fine del suo matrimonio, l’inizio di una nuova storia con una collega, la morte di suo figlio. Una ferita da cui non è stato facile riprendersi, ma che si è rivelata un’inaspettata opportunità: perché se prima dello sparo era freddo e distante, ora, grazie all’amnesia, Andrea ha avuto modo di avvicinarsi ai pazienti, capirne le esigenze e i bisogni, diventando un medico, ma anche un uomo migliore. È diventato Doc. Almeno così lo chiamano i colleghi e gli specializzandi del reparto. Reintegrato nel ruolo di primario, fa del suo meglio per gestire il reparto, cercando di raggiungere gli obiettivi fissati dalla Direzione, senza però rinunciare alla qualità e all’attenzione che pretende nei confronti dei suoi pazienti. Ed è proprio al termine di una dura giornata di lavoro che Andrea viene folgorato da un ricordo dei dodici anni che credeva perduti per sempre. Non è che un frammento della vita che ha dimenticato, ma è sufficiente a generare in lui la speranza che la memoria torni definitivamente. La possibilità, concreta come mai prima d’ora, che Andrea recuperi la memoria è però destabilizzante per le donne che gli sono più vicine: Giulia (Matilde Gioli), la sua seconda in reparto, e Agnese (Sara Lazzaro), l’amatissima ex moglie. Giulia pensava che gli anni della sua passione per Andrea fossero sepolti per sempre. Prima la tragica storia con Lorenzo e una possibile nuova relazione con Damiano Cesconi (Marco Rossatti) l’avevano aiutata a distaccarsi da quest’uomo che amava. Ma se ora lui ritrovasse l’amore che provava per lei prima dell’amnesia? Cosa succederebbe se Andrea recuperasse anche i ricordi della loro relazione? È però Agnese quella più sconvolta dalla possibilità che Andrea recuperi la sua memoria, perché al suo risveglio, dopo lo sparo, non è stata del tutto onesta con lui: la morte di Mattia, il loro divorzio, la sua trasformazione nel Dottor Fanti. Ci sono cose, in quei dodici anni, che Agnese ha tenuto per sé, credendole svanite per sempre insieme ai ricordi del suo ex-marito. Intanto in reparto Riccardo Bonvegna (Pierpaolo Spollon), appena rientrato da un periodo di aspettativa dopo la morte di Alba, sta cominciando il suo ultimo anno da specializzando e deve adattarsi a una realtà nuova.  rischiano di avere conseguenze sulle sue prestazioni in reparto e sulla sua vita privata. E proprio ora Riccardo si trova a doversi occupare come tutor dei nuovi arrivati: Federico Lentini (Giacomo Giorgio), medico talentuoso e viveur impenitente,; Lin Wang (Elisa Wong), timida e schiva, ma con una profonda passione per la medicina, e infine Martina Carelli (Laura Cravedi), l’astro nascente di Medicina Interna. Una ragazza che viene da un piccolo centro di montagna, con un talento cristallino che rischia addirittura di oscurare quello di Bonvegna. Riccardo, infatti, fatica a tenere il passo della nuova arrivata, che però deve convivere con la paura che il resto del reparto scopra un suo intimo, inconfessabile segreto. Per fortuna c’è sempre Doc a prendersi cura dei quattro specializzandi, anche se il suo rinnovato ruolo di primario lo tiene lontano dal reparto. La nuova Direttrice Ammnistrativa gli pone subito un aut aut: se gli obiettivi di bilancio non verranno raggiunti, il suo reparto verrà ridotto e accorpato a un diverso primariato. E lui verrà riassegnato a un reparto minore, lontano. Se questo accadesse, Doc perderà non solo il suo gruppo, ma anche la possibilità di risvegliare i ricordi che il suo ruolo di primario ha il potere di rievocare. La prima stagione della serie ha raccontato la scoperta di Doc, di un presente diverso da quello che credeva. La seconda la sua lotta contro la pandemia, per proteggere il suo futuro e quello dei suoi cari. La terza la sfida più dura: affrontare un passato diverso da quello che gli hanno raccontato. Per poi ricominciare dall’unica cosa essenziale: curare i pazienti per curare sé stesso.

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