Che successo!
Quest’estate, i nostri personaggi preferiti non vanno in vacanza. Le emozioni di tre grandi serie molto amate dal pubblico in prima serata Rai 1: Mina Settembre (seconda stagione), Vincenzo Malinconico. Avvocato di insuccesso, Nero a metà (terza stagione)
MINA SETTEMBRE (seconda stagione)
dall’8 luglio
Il sorriso di Mina
Mina Settembre è un dramedy sentimentale ambientato a Napoli, che ha per protagonista un’assistente sociale alla continua ricerca di una soluzione ai problemi degli altri. Allo stesso tempo è anche il racconto di una donna – dal carattere deciso, ma anche dolce e fragile – che prova a rimettere in piedi la propria vita.
Alla fine della prima stagione Mina ha scoperto che Irene, la sua migliore amica, è stata l’amante di suo padre e che il figlio di Irene, Gianluca, è il frutto di quella storia clandestina. Così “zia Mina” si trova all’improvviso ad avere un fratello.
E non è tutto: la sua vita sentimentale è ora a un bivio. Né Claudio, né Domenico l’hanno spuntata e per ora sulla scelta di Mina grava un punto interrogativo. Ma la notizia di un attentato che coinvolge Claudio sconvolge il suo equilibrio, che sente riaffiorare i suoi sentimenti verso di lui. E allora perché non concedersi una seconda chance? Claudio non potrebbe essere più felice, ma c’è un unico problema: casa sua è mezza distrutta dall’attentato, e quindi toccherà ricominciare a casa di Olga. La quale però si leva subito d’impaccio: ha deciso di partire da sola per una crociera intorno al mondo, un sogno che aveva da tempo. A Mina, un po’ perplessa, non resta che salutarla, pensando che forse questo renderà più facile la relazione con Claudio. Ma la situazione si complica subito.
Quando Mina fa il suo ritorno al consultorio, c’è una sorpresa ad attenderla: Domenico anche se continua a lavorare in clinica privata ha deciso di condurre un corso di educazione sessuale in una scuola media della Sanità. E chi meglio di Mina per accompagnarlo in questa nuova avventura? Peccato che quella proposta lasci Mina in un mare di dubbi: come spiegare l’emozione che ha provato nel rivedere Domenico?
In più, ecco arrivare un’altra novità: Rosa, la sorella di Olga, si presenta a casa sua per “qualche giorno”. Giorno che diventa presto settimana. Zia Rosa è il contrario esatto di Olga: affettuosa, premurosa, chiacchierona… pure troppo. Senza contare che la stravagante zia, che sostiene di avere delle specie di premonizioni, inizia a mettere una pulce nell’orecchio a Mina: e se Olga non fosse dove dice di essere?
Tra Domenico e la misteriosa partenza di Olga, Mina avrebbe proprio bisogno delle sue amiche… peccato che con Irene non parli più e che Titti, incinta, abbia altro per la testa. Così non le resta che rivolgersi a una psicoterapeuta.
Con la dottoressa Giulia Postiglione Mina va subito d’accordo. E di seduta in seduta, inizia a sentire sempre più chiaramente che Domenico è l’uomo giusto per lei. Ma quando decide di lasciare Claudio e cambiare direzione scopre che Domenico è già impegnato. Mina dovrà, quindi, scoprire il segreto di sua madre e intanto provare a riprendersi Domenico, impresa che sembra più complicata del previsto.
Vincenzo Malinconico, Avvocato di insuccesso
dal 21 luglio
Benvenuti nell’iperspazio
Simpatico e sbadato, saggio e al tempo stesso eterno fanciullo. Vincenzo Malinconico è avvocato, ma alle cause vinte a tutti i costi preferisce essere se stesso. La sua vita è caotica, le difficoltà non mancano in famiglia come sul lavoro e altrettanto disordinati sono i suoi pensieri. A salvarlo sono l’ironia e la capacità di leggere il mondo e la sua stessa vita con filosofia. Lo ha portato, con successo, sullo schermo uno degli attori più popolari e amati, Massimiliano Gallo: “Malinconico lo sento molto mio – afferma – ma è un antieroe che non si preoccupa di vincere. È un precario della vita, sul lavoro, nei sentimenti, come padre, ma molto amato anche dalla ex suocera. Ha sempre un pensiero fuori tema per la testa, non lo dice a nessuno, ma ha anche un amico immaginario. Questo la dice lunga sul suo animo puro e fanciullesco”. Gallo è protagonista assoluto della serie, un progetto che, come ha raccontato al Radiocorrieretv, ha voluto da subito, cucendolo addosso e vivendolo con entusiasmo. Nel cast della serie in quattro puntate, Denise Capezza, Francesco Di Leva, Teresa Saponangelo, Lina Sastri. “Il mondo delle libere professioni (in questo caso, quella forense) è, da tempo, in difficoltà. Il perdurare della crisi economica, la penuria di lavoro e l’immissione di un numero spropositato di professionisti su un mercato al limite della saturazione hanno fatto dell’avvocato contemporaneo un nuovo precario, ben lontano dalla solidità e dalla reputazione sociale di un tempo… Vincenzo Malinconico, napoletano, quarantatré anni portati non benissimo, è uno di questi – dice Diego De Silva, autore dei romanzi pubblicati da Einaudi – il suo portafoglio clienti ha un profilo decisamente low: difende più che altro amici e parenti, che si rivolgono a lui per contenziosi non particolarmente impegnativi e non sempre porta a casa delle vittorie. Non è famoso, né fra i colleghi né fra i magistrati. Faremo la conoscenza del suo mondo professionale come della sua vita privata. Conosceremo l’umanità che afferisce al contenzioso ordinario, quello che non fa notizia e non va in tv e tuttavia rappresenta uno spaccato di società interessantissimo e vero”. Per Alessandro Angelini Vincenzo Malinconico non è solo un “avvocato d’insuccesso” ma soprattutto un acrobata dei sentimenti: “In quel carnevale sgangherato che è la sua vita, riesce a stare in piedi solo con l’autoironia e il giusto distacco di chi pensa che in fondo, in ogni situazione, poteva anche andare peggio”. Nel passaggio dalla pagina scritta alla realizzazione, “il cast ha arricchito e valorizzato quanto di prezioso esisteva – prosegue il regista – Massimiliano Gallo si è calato nei panni di Vincenzo Malinconico con grande cura, facendo suoi i vizi e le nevrosi del personaggio letterario per contagiarlo con la sua simpatia, la sua bravura, tutta la sua irresistibile umanità. Per il mondo di Malinconico, in cui il rovesciamento dalla commedia al drammatico avviene alla velocità della luce, Massimiliano è l’attore perfetto al posto giusto! Lina Sastri, straordinaria signora delle scene italiane, e Michele Placido, autentico mattatore sulla scena e fuori, non solo hanno reso indimenticabili i loro personaggi ma hanno capitanato con grazia ed esperienza un gruppo di formidabili attori che ha saputo mettersi in gioco fino in fondo”.
NERO A META 3
dal 18 agosto
Fermi tutti, c’è Guerrieri!
Con la sua umana risolutezza Carlo Guerrieri (Claudio Amendola) ha appena arrestato l’ennesimo colpevole della sua carriera quando vede avvicinarsi Clara (Margherita Laterza) all’ingresso del commissariato; proprio lei, l’ex moglie da tempo latitante, la madre che Alba (Rosa Diletta Rossi) non ha mai avuto accanto. E non si tratta di un incubo in pieno giorno ma di un evento imprevisto che riapre una ferita mai del tutto guarita. Nella terza stagione di “Nero a metà” la grande novità è stata osservare il protagonista anche nelle vesti di regista dei primi sei episodi, un lavoro che, considerando gli ascolti, è stato molto apprezzato dal pubblico. In questo capitolo della serie, si riparte dalla ricomparsa di Clara che offre a sua figlia Alba l’opportunità di conoscere la madre grazie ai colloqui in carcere e, successivamente, ospitandola a casa sua per scontare i domiciliari. Ma uscendo da Rebibbia, Clara fa perdere le sue tracce. Carlo, che sin da subito non ha creduto al pentimento dell’ex moglie, è certo che sia scappata, Alba che sia stata rapita. L’opposizione tra padre e figlia caratterizza la trama investigativa e la ricerca della verità sulla donna scomparsa. In un susseguirsi di colpi di scena e scoperte, Carlo e Alba, aiutati in particolare da Malik (Miguel Gobbo Diaz), ma anche dalla squadra dell’investigativa del commissariato Monti, dall’informatrice Ottavia (Daphne Scoccia) e dalla Narcotici, diretta da una disinibita Giulia Trevi (Giorgia Salari), arrivano al traffico internazionale della cocaina rosa e allo sfruttamento di minori per lo spaccio. Cosa c’entra Clara con tutto questo? Difficile anche solo immaginarlo in un’indagine che coinvolge così fortemente gli affetti e i legami familiari. “Avere il doppio ruolo di regista e attore in questa terza stagione è stata una bella sfida – afferma Claudio Amendola – La terza stagione tira le fila di tutto quello che è accaduto nelle precedenti, sia nella sua linea orizzontale che in quelle sentimentali. Io conosco bene Carlo e gli altri personaggi, con gli interpreti c’è stato un rapporto di familiarità e di fiducia che credo si sia visto molto bene anche sullo schermo. Negli anni li ho visti crescere, con questa esperienza da regista ho voluto valorizzarli il più possibile, facendoli anche uscire dai loro soliti ruoli: Miguel, che abbiamo messo alla prova oltre che nel suo ruolo da poliziotto, in quello di padre, e Rosa Diletta, che ha dato ad Alba delle sfumature nuove di forza ed emotività. Ma soprattutto Alessandro Sperduti, che qui ha un inedito ruolo di azione e che penso sia un giovane attore destinato a grandi cose”. I crimini su cui la squadra indaga col supporto di Medicina legale ovvero di Giovanna Di Castro (Angela Finocchiaro) e di Alba, l’anatomopatologa figlia di Guerrieri, toccano i tanti e diversi territori della Roma di oggi, i quartieri del centro come la periferia, le mille derive sociali e ambientali della città. Un racconto realistico dal punto di vista dell’indagine poliziesca, ma mai austero, che procede anche attraverso una punteggiatura fatta di commedia, di umanità, di solidarietà. In modo particolare in questa stagione, dove i nuovi personaggi entrati nella quotidianità della “famiglia” allargata del commissariato Monti portano leggerezza e un pizzico di comicità. A dirigere la serie, insieme a Claudio Amendola, è Enrico Rosati.