Che anno meraviglioso!
Maria Chiara Giannetta
L’attrice pugliese è una delle interpreti più apprezzate del momento. Da “Blanca” a “Don Matteo”, passando per il Festival di Sanremo conduttrice insieme ad Amadeus, ha conquistato il cuore della grande platea televisiva. Sorridente ed empatica, ma anche timida e riservata. Al nostro giornale racconta la sua stagione straordinaria: «La passione? Non ti fa nemmeno accorgere della stanchezza»
Una stagione davvero speciale quella che la vede protagonista. Prima “Blanca”, poi “Sanremo”, ora il ritorno di “Don Matteo”. C’è un’emozione che lega questi momenti?
Mi sono fermata poco a riflettere su quanto è accaduto (sorride). Amo godermi i momenti e di solito mi capita di realizzare solo dopo un po’ di tempo. Sono comunque molto contenta di questo ultimo anno.
C’è un aggettivo con il quale lo definirebbe?
Inaspettato (sorride).
“Don Matteo” è per lei un tornare a casa, come è andata con questa stagione numero tredici?
Ogni volta è tornare alla mia seconda famiglia. Siamo un gruppo coeso, ci divertiamo e ci sorprendiamo per le piccole cose. “Don Matteo” è sempre una garanzia.
Terence Hill se ne va e arriva Raoul Bova, ma Anna Olivieri rimane salda al suo posto in caserma…
In queste stagioni è cresciuto il rapporto tra Anna e gli altri personaggi, con il Pm, con le new entry. Per quanto mi riguarda l’approccio è sempre più consapevole, una familiarità che non mi porta comunque a lasciare nulla al caso.
All’inizio pensavo che con il tempo sarebbe stato meno faticoso, ma se lavori con aspettative molto alte, con responsabilità, l’impegno e la fatica non vengono meno. Aspetto positivo è che quando a trascinarti è la passione non ti accorgi nemmeno della stanchezza.
Si dice che nel tempo attore e personaggio arrivino ad assomigliarsi sempre di più, come va tra lei e Anna?
Ogni volta che finisco le riprese mi stacco subito da lei, cambiando ad esempio il colore dei capelli. Nonostante nella mia prima stagione io e Anna un po’ ci somigliassimo, oggi ci assomigliamo sempre meno. La mia vita va in una direzione, la sua in un’altra. Stiamo facendo scelte diverse, lei sta prendendo delle decisioni che io non prenderei mai ma…non posso andare oltre per non spoilerare troppo (sorride).
Quali sono le parole di Terence Hill che porterà sempre con sé?
Terence è una persona di poche parole. A insegnare sono state l’atmosfera serena che ha saputo creare sul set, la sua professionalità, la capacità di trasmetterci l’unicità di ogni istante.
La recitazione per gli inglesi è “un gioco”, per lei quanto è gioco e quanto è mestiere?
Pur non salvando vite umane l’attore deve avere un comportamento serio, fino all’ultimo. Dobbiamo dare il massimo nello studio, nel lavoro: una fatica, un peso, che però il pubblico non deve percepire. Dobbiamo raggiungere lo spettatore con naturalezza e leggerezza.
Cosa prova quando si ripensa ragazzina, impegnata nei primi spettacoli?
Vedo Maria Chiara che sta facendo le scelte giuste, che fa esperienza, che a volte sbaglia, vedo una ragazza che è capace di trarre insegnamento anche dagli errori, una giovane donna che sta formando la propria mentalità.
Torniamo per un istante allo scorso febbraio, al “Festival di Sanremo”, a due mesi e mezzo di distanza che ricordo ha di quella sera?
Tanto divertimento e grande adrenalina.