CAROLINA CRESCENTINI E CARMINE RECANO
Stregati da Mare fuori
I protagonisti della serie in onda il mercoledì sera su Rai2, e disponibile anche su RaiPlay, raccontano al nostro giornale le emozioni del set
La serie
“Un viaggio bellissimo, che è andato oltre il lavoro. Ho avuto a che fare con dei ragazzi che non sono semplicemente dei bravissimi attori, ma degli esseri speciali, puri, che mi hanno insegnato molto, che mi hanno intenerito e fatto riflettere. Il carcere minorile è diverso da quello degli adulti, può essere un luogo in cui trasformi la tua vita, rilanci e te la riprendi, è un luogo formativo, anche se dentro le umanità e le sensibilità si mescolano in qualunque modo” (Carolina).
“Ho molte cose che mi porto di questa serie, il rapporto con un gruppo straordinario di attori, con il regista. È stato un lunghissimo viaggio, bello e faticoso. Il carcere rappresenta il luogo in cui i sogni dei ragazzi restano rinchiusi, dove le leggi e le regole non vengono percepite come un qualcosa di giusto, di utile. C’è una sola morale legata alla sopravvivenza, la sopravvivenza del branco” (Carmine).
I personaggi di “Mare fuori”
“Tutti i personaggi hanno un prima e un dopo, ricostruirsi dopo un trauma che nel loro caso porta alla detenzione, che è un altro trauma ancora, è una faccenda complessa. Il compito del mio personaggio è quello ricordare loro cosa significano le parole responsabilità, conseguenze e regole. Sulla base di questi tre paletti tutto è costruibile” (Carolina).
“Massimo è uno che non si rassegna al destino, che cerca di migliorare la vita di questi ragazzi. È un uomo che conosce molto bene quel tipo di realtà, quindi riesce a porsi nel modo giusto di fronte a certe situazioni, riesce a comprendere lo stato d’animo dei giovani detenuti. Quello che interpreto è un personaggio straordinario, ho avuto il piacere di dargli voce e corpo” (Carmine).