Cambiando passo
Massimiliano Ossini
Un nuovo modo di intendere la divulgazione scientifica, di raccontare il Pianeta, la sua bellezza e le sue fragilità, ed esplorare le strade possibili per salvaguardarlo. “Kalipè – A passo d’uomo” è su Rai2 dal 29 dicembre in prima serata. «È necessario capire dove stiamo andando e cambiare il nostro stile di vita; la vera chiave per salvarsi è la conoscenza: leggere, studiare, viaggiare»
Kalipè, una filosofia di vita che sposa da tempo e che ora è pronto a portare in televisione…
È una grandissima soddisfazione, un sogno che vado a realizzare. Negli otto anni di “Linea Bianca”, nelle esperienze di “Linea Verde” e di “Geo”, nella scrittura dei miei libri, ho appreso tante informazioni sull’ambiente, sul territorio, sul cambiamento climatico, argomenti che sognavo di portare in prima serata. Con la pandemia abbiamo spesso sentito parlare di resilienza, parola che richiama la
capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Ma noi siamo un’altra cosa, noi siamo “kalipè”, ci dobbiamo muovere a passo lento e corto.
Come sarà il programma?
L’ho scritto partendo da un luogo, la Skyway sul Monte Bianco, dove abbiamo realizzato lo studio televisivo più alto del mondo. Abbiamo scelto quella location perché ad alta quota è più evidente il cambiamento climatico. Da lì abbiamo girato il mondo per andare a vedere quale fosse lo stato attuale del globo, lo abbiamo fatto insieme a ricercatori, scienziati. Abbiamo mappato il territorio tra bellezza, storia, tradizioni, stato del clima, e fatto vedere come ogni territorio sia interconnesso con un altro territorio, anche dall’altra parte del Pianeta. Abbiamo dimostrato come la Hawaii, che sono al centro dell’oceano Pacifico, distanti dall’America e dal Giappone, oggi vengano raggiunte almeno da venti specie aliene all’anno, mentre nel passato ne arrivava una ogni 100 mila anni. Oggi tutto è più connesso. Il racconto che faremo non sarà catastrofico ma positivo, gli scienziati ci danno gli strumenti, noi dobbiamo essere bravi a rendercene conto. È necessario capire dove stiamo andando e cambiare il nostro stile di vita; la vera chiave per salvarsi è la conoscenza: leggere, studiare, viaggiare.
Dove ci porterete nella prima puntata?
Andremo a verificare lo stato di salute del ghiacciaio Vatnajökull, il più grande dell’Islanda e di tutta l’Europa. Vedremo come lo scioglimento dei ghiacci influenza le correnti negli oceani, anche a molte migliaia di km di distanza. Saremo quindi alle Maldive, dove il modificarsi della salinità del mare sta compromettendo i coralli. Da lì ci sposteremo, per mostrare come il mare, cambiando, modifichi anche la composizione delle particelle dell’acqua che si scontrano con le rocce. Le particelle, raggiunte le nuvole, sono determinanti per dar vita alle piogge, la cui quantità, se ridotta, porterà a fenomeni di desertificazione. Siamo andati in Spagna, nell’unico vero deserto d’Europa, il Tabernas, la cui estensione sta crescendo sempre di più. Siamo infine andati a vedere come l’essere umano abbia sfruttato una realtà come il deserto per viverci e per lavorare. Pensiamo ai tanti set cinematografici di Sergio Leone allestiti proprio nel Tabernas. L’uomo non è mai stato fermo ma si è modificato, non ha abbandonato un territorio ma ha iniziato a conviverci.