Bisogna saper ascoltare e raccontare

Al Salone del Libro di Torino Vincenzo Mollica ha presentato i suoi aforismi in una pubblicazione, edita da RaiLibro, che
racchiude in sintesi tutti i personaggi, tutti i mondi che il giornalista ha attraversato nella sua lunga carriera.
Esperto di letteratura, cinema, musica e fumetto, Mollica ha seguito per decenni tutti gli eventi più importanti della cultura popolare, nazionale ed internazionale, dagli Oscar al Festival di Sanremo, intervistando star internazionali e i più grandi musicisti nazionali e internazionali

«Omerico non fui per poesia, ma per mancanza di diottria». È uno dei tanti aforismi raccolti nel libro “Scritto a mano pensato a piedi” di Vincenzo Mollica, presentato al Salone del Libro di Torino dall’amministratore delegato di Rai Com, Monica Maggioni. «Non riuscendo più né a leggere, né a scrivere – ha detto con grande autoironia il noto giornalista riferendosi al suo stato di salute – mi si è ristretta la scrittura, quindi l’aforisma era il solo modo per esprimermi». Un modo che però, come ha ricordato Monica Maggioni per lunghi anni sua collega al Tg1, racchiude in sintesi tutti i personaggi, tutti i mondi che Mollica ha attraversato nella sua lunga carriera. Esperto di letteratura, cinema, musica e fumetto, l’autore infatti ha seguito per decenni tutti gli eventi più importanti della cultura popolare, nazionale ed internazionale, dagli Oscar al Festiva di Sanremo, e ha conosciuto le più famose star e i più noti rappresentanti di quei settori. Tanti, tantissimi: «quelli che ho amato di più – ha detto Mollica – sono Fellini, Mastroianni e Sofia Loren per il cinema. De André, Guccini, Paolo Conte, Battiato e Vasco Rossi per la musica, anche se i miei cantanti preferiti sono Mina e Celentano. Andrea Pazienza e Hugo Pratt per il fumetto. Tutte queste persone, e aggiungo anche Massimo Troisi, hanno dato un senso a questa mia professione da cronista perché io sono un cronista impressionabile e impressionista». «Ho avuto la fortuna – ha aggiunto – di condividere la passione per la rima con Federico Fellini che mi diceva sempre che avevo una capacità straordinaria in questo senso. E allora ho pensato che recuperare questa passione poteva essere una cosa bella, utile».

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