Benvenuti nel 1958!

Tra novità e conferme, al via la settima edizione del format che quest’anno porta i giovani studenti negli anni ’50, quando in Italia sta arrivando “il miracolo economico” e tutti cantano “Volare”. La voce narrante è di Nino Frassica. Da martedì 18 ottobre alle 21.20 su Rai 2

Da martedì 18 ottobre parte su Rai2, alle 21 20, la settima edizione del “Il Collegio” che, solo per questa settimana, raddoppia l’appuntamento con una seconda puntata prevista il giorno successivo, mercoledì 19 ottobre sulla stessa rete e sempre in prima serata.

Il programma, realizzato in collaborazione con Banijay Italia, quest’anno porta i protagonisti e gli spettatori negli anni ’50. I giovani studenti, infatti, lasceranno le proprie famiglie, i social network e l’inseparabile telefono per vivere nel 1958.

Accanto alle conferme del cast, si registrano anche delle new entry e non mancheranno le sorprese a scombussolare le giornate dei giovani collegiali. La prima novità di questa edizione è la voce narrante di Nino Frassica, che accompagnerà il racconto delle avventure dei 20 protagonisti. Dagli scontri con il Preside e il corpo docenti, alle simpatie e le antipatie verso gli altri collegiali, fino alle gite fuori dal convitto. La narrazione si animerà nell’atmosfera tipica degli anni in cui l’Italia inizia ad assaggiare il “miracolo economico”, quando le industrie dell’automobile e degli elettrodomestici vivono una crescita senza precedenti: la Cinquecento, il frigorifero e la lavatrice sono gli emblemi del boom dei consumi.

Il 1958 è un anno di grande ottimismo e spinta verso la crescita, ma è anche un momento di forti migrazioni interne, di svuotamento delle aree rurali e di espansione delle città: due «Italie» si ritrovano così faccia a faccia. Sono anni in cui in Italia cresce anche la domanda di scolarizzazione e il boom della produzione industriale inizia a richiedere figure specializzate: avvocati, operai e ragionieri diventano richiestissimi. Non a caso, nel decennio 1948-1958 gli iscritti all’istruzione media raddoppiano e s’incrementa la scuola secondaria, specie quella tecnica e professionale. Al contempo però restano ancora alti i numeri dell’esclusione: nel 1958 il 65% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni non frequenta alcuna scuola secondaria di 1° grado, mentre il 35% residuo è diviso tra scuola media col latino e l’avviamento professionale. Il Ministro della Pubblica Istruzione di questo periodo è Aldo Moro. Nel 1958 le infrastrutture cominciano a unire l’Italia: viene inaugurato il primo tratto di un’autostrada, l’A1 da Milano a Parma. La Comunità Economica Europea si riunisce per la sua prima seduta; a Sanremo trionfa Modugno con «Il blu dipinto di blu»; Paul Anka e i Platters sono in alto nelle hit parade, mentre Elvis si arruola. Poi ancora in tv va forte «Canzonissima»; la Rai lancia il programma «Telescuola» per l’insegnamento tramite tv ai ragazzi che vivono in posti privi di scuola secondaria; viene pubblicato «Il Gattopardo» di Tomasi di Lampedusa; al cinema escono «Vertigo» di Hitchcock e «I soliti ignoti» di Monicelli, che fra i suoi interpreti consacra Marcello Mastroianni. Tra le delusioni di quell’anno c’è la Nazionale di calcio che non si qualifica ai Mondiali in Svezia, dove si afferma la stella di Pelè e il mondo scopre il Brasile, che vince il suo primo titolo.

In questo contesto storico si svolgeranno – per otto settimane – le lezioni in vista dell’esame di terza media del 1958. Ad ospitare i giovani studenti sarà, per il terzo anno consecutivo, il Collegio Regina Margherita di Anagni, dove vigeranno le regole di sempre: preside, professori e sorveglianti rappresentano l’autorità. Vanno dunque ascoltati e rispettati. Massima è, infatti, la severità per il rispetto delle norme, con giornate scandite da studio e attività ricreative.

Su Rai Play sono disponibili i provini più divertenti e tutte le back stories dei partecipanti.

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