Sui canali Rai l’Europeo di calcio femminile in programma in Inghilterra dal 6 al 31 luglio. Tutte donne anche per la squadra di Rai Sport, diretta da Alessandra De Stefano e guidata da Donatella Scarnati
Le convocate per l’Europeo
Portieri
Francesca Durante (Inter), Laura
Giuliani (Milan), Katja Schroffenegger (Fiorentina)
Difensori
Elisa Bartoli (AS Roma),
Valentina Bergamaschi (Milan), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (AS
Roma), Maria Luisa Filangeri (Sassuolo), Sara Gama (Juventus), Martina Lenzini
(Juventus), Elena Linari (AS Roma)
Mercoledì 6 luglio, in prima serata su Rai 1, ritorna il programma cult di Piero Angela. Otto puntate con i documentari della BBC, i reportage di Alberto Angela dal mondo, le immancabili rubriche di approfondimento, dalla sessualità alla storia agli esperimenti scientifici
Piero Angela torna al timone di uno degli appuntamenti più apprezzati della divulgazione televisiva, “Superquark”, programma che dal 1995 racconta la vita e i suoi segreti ai telespettatori. Ad aprire la serata, un filmato naturalistico di alta qualità, e poi i servizi, le grafiche, le rubriche, gli ospiti, le pillole. In questa nuova stagione Alberto Angela raggiunge il Circolo Polare Artico, in Groelandia, per parlare degli Inuit, gli abitanti del ghiaccio, ma anche di Elefanti fossili e della magica isola di Procida, capitale italiana della cultura. Gli inviati della trasmissione affrontano i temi del riscaldamento del Mar Mediterraneo, della montagna e le conseguenze del cambiamento climatico. Immancabile l’approfondimento in studio di Piero Angela, con le rubriche sulla sessualità, con il professor Emmanuele Jannini; “Dietro le quinte della storia” con il professor Alessandro Barbero e Massimo Polidoro; l’appuntamento con Paco Lanciano e i suoi esperimenti scientifici. “Una delle principali strategie divulgative di ‘Superquark’ è offrire una grande varietà di temi in modo da catturare l’interesse e la curiosità del più gran numero di spettatori – afferma Piero Angela – tratteremo temi di medicina, come le nuove terapie per la maculopatia oculare oppure di spazio, con il ritorno dell’uomo sulla luna. Visiteremo un Istituto, poco conosciuto, il Lens con sede a Firenze dove si studia la luce per le applicazioni più sorprendenti: dai nanorobot ai computer quantistici e cercheremo di capire come il volo degli storni ha ispirato il premio Nobel italiano Giorgio Parisi”. Attesissime anche le Pillole di “Superquark”: Giro del mondo, per le notizie flash dal mondo scientifico internazionale.
Il mezzogiorno di Rai 1 in questa calda estate si muove su quattro ruote: «Andiamo sul territorio non solo per visitarlo dal punto di vista turistico, ma anche per assaggiarlo, valorizzando l’aspetto enogastronomico. È un bel modo di viaggiare anche grazie alla televisione, come una sorta di teletrasporto» racconta al RadiocorriereTv il conduttore di “Camper”
Il camper di Rai 1 è in viaggio per l’Italia, come sta
andando?
Siamo molto contenti, perché abbiamo la possibilità di
portare in vacanza gli italiani alla scoperta di un Paese bellissimo e
buonissimo. Andiamo sul territorio non solo per visitarlo dal punto di vista
turistico, ma anche per assaggiarlo, valorizzando l’aspetto enogastronomico. È
un bel modo di viaggiare anche grazie alla televisione, come una sorta di
teletrasporto.
Con Roberta c’è una bella sintonia, come è stato il vostro
primo incontro?
Avevo conosciuto Roberta tempo fa quando era stata ospite nel
mio programma, “Frigo” su Rai 2, e, già in quell’occasione, mi aveva colpito
per la sua solarità, intelligenza, ma soprattutto mediterraneità. Con “Camper”
ho l’occasione di stare con lei tutti i giorni, alla fine sembra di conoscerci da
una vita. In tv le coppie sono fondamentali, il clima, l’alchimia che si crea sta
alla base del successo di un progetto.
In che cosa vi compensate?
Siamo entrambi molto solari, sempre con il sorriso sulle
labbra, la vita va presa con allegria. Si è creata una bella alchimia
intellettuale, non abbiamo mai quell’ansia di prevalere l’uno sull’altro,
pensiamo solo alla riuscita del prodotto. Credo che tutta questa energia, allegria
e sintonia arrivino anche a casa.
Ha mai fatto un viaggio sulle quattro ruote di un camper?
È successo tanto tempo fa, quando ero più giovane e
frequentavo l’università, è stata davvero un’esperienza incredibile. Oggi sono
i miei figli a chiederlo e, conducendo questo programma, non ho più scuse. Il
camper dà la possibilità di non pensare alle prenotazioni di alberghi,
ristoranti e impazzire se non trovi posto da qualche parte. Vivi immerso nella
natura e, seguendo tutte le regole ti puoi fermare ovunque. Più che un mezzo, è
una vera e propria filosofia di vita.
Come deve essere il suo compagno di viaggio ideale?
Deve essere curioso e abbandonarsi al viaggio. Con il camper
il viaggio è già nel mezzo di trasporto, lo vivi, è una parte importante della
tua vacanza. Il mio compagno ideale deve avere voglia di assaggiare i piatti
del territorio, detesto chi all’estero va in cerca del ristorante italiano con
la tovaglia a quadretti bianchi e rossi. La pasta la mangio al ritorno.
La sua vacanza ideale invece?
Con gli amici! Facendo una vita abbastanza prestante, deve essere una vacanza stanziale, non il mordi e fuggi che non ti lascia niente, ma l’andare in un posto anche per più giorni e scoprirlo un po’ alla volta, godermi i borghi, l’entroterra, la costa, andare a mangiare le specialità di un luogo.
Madri e padri disperati, che hanno perso completamente il polso della situazione contro figli, altrettanto disperati, che non ne possono più.Cesare Bocci e la figlia Mia conducono “Imperfetti sconosciuti” un talk che mette insieme, in un unico spazio, venti adolescenti con i loro i rispettivi genitori. Da una parte i genitori “i boomer”, gli antichi, i tirannosauri, i dittatori che impongono regole. Dall’altra gli adolescenti. Il corpo che cambia, gli ormoni che impazzano, le camere che esplodono, le porte che sbattono, le parolacce che volano… e un muro altissimo, sempre più alto che ogni giorno divide la “generazione genitori” dalla “generazione Z”. Una vera “guerra dei mondi”, uno scontro feroce tra universi improvvisamente diventati “alieni” gli uni agli altri, dove la ragione e il torto oscillano in un fragilissimo equilibrio tutto da costruire e da disfare giorno per giorno. Incontri, scontri, divergenze, convergenze, segreti e bugie, un match di conversazione familiare senza esclusione di colpi, dove nessuno è senza colpe! Un esercito di genitori e figli senza peli sulla lingua. La conduzione è affidata a un padre e una figlia stretti da un patto forte.
Assegnati i tradizionali Premi dell’Osservatorio Media del Movimento Italiano Genitori che ha presentato la nuova guida “Un anno di zapping e di streaming”. 19 i riconoscimenti al Servizio Pubblico tra fiction, programmi e prodotti per ragazzi
È tornata a svolgersi dal vivo alla Camera dei Deputati la presentazione della guida dell’Osservatorio Media del Moige, con la tradizionale consegna dei premi assegnati dal Movimento Genitori ai prodotti televisivi dedicati ai giovani e alle famiglie. Un successo per la Rai che ne ha conquistati ben diciannove, tra fiction, programmi per ragazzi e premi speciali.
Nella sezione “Fiction e docufiction” premiati “A muso duro” (Rai 1) la fiction sulla figura di Antonio Maglio, interpretato da Flavio Insinna, il medico che con il suo operato e l’invenzione dei Giochi Paralimpici ha contributio a cambiare la visione della disabilità, “Fino all’ultimo battito” con marco Bocci, antieroe che ha invitato il pubblico a riflettere sul delicato confine fra etica e sentimenti, fra ciò che è giusto e ciò che vorremmo fare per noi e per quanti amiamo.
Riconoscimenti per “La scelta di Maria”, docu-film con
Sonia Bergamasco sul centenario del Milite Ignoto e “Noi” con Lino Guanciale,
per aver rappresentato una famiglia in cui ciascuno di noi può trovare qualcosa
del proprio vissuto familiare.
La sezione “Intrattenimento, cultura e informazione” vede trionfare “Apnea” (original di RaiPlay Sound) sulla tragedia della Costa Concordia del 14 gennaio 2012, per il coraggio nel disvelare la verità dietro ai terribili fatti accaduti dinanzi all’isola del Giglio, con un tratto narrativo pulito e diretto facendo risaltare il valore dell’impegno sociale e umano di persone comuni, “Il sogno del podio” (Rai 5) splendido modo per avvicinare la musica, anche la classica, a un pubblico più ampio di famiglie e giovani, “Kalipé – A passo d’uomo” (Rai 2) condotto da Massimiliano Ossini che, in un unico format, ha riunito intrattenimento, musica e sostenibilità accompagnando gli spettatori in un viaggio consapevole alla scoperta della natura e del pianeta, “La fabbrica del mondo” (Rai 3), un programma tra divulgazione scientifica e momenti di respiro teatrale che ha condotto le coscienze del pubblico su un tema così importante quanto necessario, imparare a vivere insieme alla terra.
Tanti concerti e appuntamenti pensati per le famiglie nel programma della rassegna estiva organizzata dalla Fondazione Orchestra Sinfonica della Città dei Fiori e dal Comune. Tra gli spettacoli “Pierino e il Lupo” con Rocco Papaleo e il live di Cristina D’Avena
Non solo la Città dei Fiori e della musica, ma anche del divertimento dei più piccoli e delle famiglie. “SANREMO SUMMER SYMPHONY 2022” è la rassegna musicale dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo che, insieme al Comune di Sanremo, porta nella città ligure tantissimi appuntamenti live tra concerti e spettacoli. Per l’occasione, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo si misurerà con generi diversi, capaci di attrarre un pubblico curioso e variegato. Un cartellone ricco pensato per tutte le fasce di età, dai più grandi ai più piccini, con spettacoli e promozioni per le famiglie e i bambini. Il primo appuntamento sarà il 12 luglio alle 21.30 all’Auditorium Franco Alfano, con Rocco Papaleo che reciterà la favola sinfonica “Pierino e il Lupo”, scritta da Sergej Prokof’ev. Il trio formato da Massimo Cotto, Mauro Ermanno Giovanardi e Chiara Buratti, invece, porterà il 25 luglio alle 21.30, sempre all’Auditorium Franco Alfano, lo spettacolo “Decamerock”. Il 2 agosto alle 21.30 arriverà all’Auditorium Franco Alfano l’attesissimo concerto di Cristina D’Avena, con il Maestro Valeriano Chiaravalle, che celebra i suoi 40 anni di carriera. Infine, lo spettacolo teatrale e musicale bislacco “Concert Jouet” con Paola Lombardo e Paola Torsi è in programma l’8 agosto alle 21.30, sempre all’Auditorium Franco Alfano. “SANREMO SUMMER SYMPHONY 2022” è una manifestazione, frutto della collaborazione tra la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo e il Comune di Sanremo, gli operatori della musica, del turismo e le istituzioni, che vedrà artisti di fama nazionale e internazionale di musica classica, jazz, pop e rock esibirsi al Teatro Ariston, simbolo per eccellenza della cultura musicale leggera italiana, e nella splendida cornice dell’Auditorium Franco Alfano, un vero e proprio teatro all’aperto con vista mare ripristinato al suo antico splendore.
Una commedia con battute al vetriolo e momenti reali di commozione per la cantante lirica di fama internazionale Katia Ricciarelli, insieme a Pino Quartullo, anche regista dello spettacolo, Claudio Insegno e Nadia Rinaldi. Un finale inaspettato chiuderà il gioco al massacro e, dopo aver divertito a lungo lo spettatore, lo lascerà sbalordito e senza respiro.
Sarà in scena per la prima
volta con Pino Quartullo, Claudio Insegno e Nadia Rinaldi. Come vive il suo
ruolo in questa commedia brillante?
Che vado in scena come attrice è la seconda volta, ma con
Pino Quartullo, Claudio Insegno e Nadia Rinaldi è la prima volta e ho vissuto
con loro un ruolo molto impegnativo, molto scherzoso, con una madre che vuole
dirne quattro ai figli perché vorrebbe che fossero diversi. Uno non si gode la
vita ed è noioso pensando solo ai soldi, una pensa solo a mangiare e l’altro è
omosessuale e, lei, la madre appunto, vorrebbe che fossero diversi. Ma alla
fine, anche se non posso dire di più, loro faranno di tutto per avvelenarla e
liberarsene.
Ma la commedia regala
momenti anche di commozione…
Perché deve essere così. Anche quando c’è molta ironia
dobbiamo pensare che i rapporti tra madre e figlio hanno tante sfaccettature e
molte di queste sono commoventi.
Si è divertita?
Moltissimo. Sono tutti simpatici, bravi, divertenti. Una
bella compagnia e sono certa che la commedia piacerà perché è profonda ma
divertente. La gente vuole sorridere.
Questa commedia lascia
lo spettatore sbalordito. Ma anche la sua vita è stata così sorprendente…
Io penso che sulla mia vita privata e artistica potrei fare
una telenovela di cinquanta puntate. Nella mia vita ci sono state tante cose
belle e tante meno belle. Tutto serve anche da lezione. Dobbiamo andare sempre
avanti. Onestamente ho vissuto, confesso che ho vissuto, come dice Neruda. E
ancora non ho finito. Non ho intenzione di morire.
Nel 1972 salì alla
ribalta vincendo il concorso su nuove voci, in prima serata su Rai1. Mike
Bongiorno la definì “una voce entusiasmante”. Quello è stato il momento che ha
cambiato la sua vita?
Quel concorso mi ha fatto fare un balzo proprio a livello mondiale perché si sono aperte le porte del Giappone, dell’America, dappertutto in Europa. Una spinta notevole. Ma preciso che se non si gestisce bene, un evento così può anche rappresentare la fine. Ci si può fare molto male se non si dimostra, con il tempo, che si sa fare davvero qualcosa.
Da martedì 28 giugno, alle 21.20 su Rai 3, il nuovo programma giornalistico condotto da Giorgio Zanchini, affiancato da Roberta Rei, che racconta il Paese Italia davanti alle sfide, ai grandi appuntamenti, ai drammi internazionali. Il conduttore al RadiocorriereTv: «Affronteremo tanti temi cercando sempre una coerenza narrativa fatta di connessioni che espliciteremo in studio o che, in qualche modo, emergeranno dal racconto stesso»
Ci sono state
infinite discussioni sul nome da dare alla trasmissione, poi siamo caduti su
“Filorosso” perché uno degli intenti del programma è la coerenza narrativa del
percorso fatta di connessioni che espliciteremo in studio o che in qualche modo
emergeranno dal racconto stesso. In una puntata che dura quasi tre ore, come
tutte le prime serate informative, spesso c’è il rischio di una sovrapposizione
di blocchi non connessi l’uno con l’altro. Qualche volta esplicitamente
sconnessi. Il nostro obiettivo è trovare un filorosso rispetto
all’attualità più urgente, importante, stretta.
Quali sono le
sfide che ci attendono, come italiani ed europei, nei prossimi mesi?
Qualche mese
fa avrei detto, nell’ordine, l’uscita dal covid, poi la guerra con le
conseguenze della crisi economica. Adesso metterei prima la guerra, la gestione
del covid in autunno, sperando che non ci siano nuove ondate, ma soprattutto la
risposta all’emergenza economica generata da questi due processi.
I
media tradizionali, la rete, i social media. Come possiamo fare per non essere
sopraffatti dal mare magnum di notizie (e fake news) e riuscire a mantenere la
rotta?
Ciascuno
di noi dovrebbe fare un’operazione di igiene informativa. Non puoi stare tutto
il giorno dentro la rete, dentro i social guardando quello che accade.
L’esistenza è fatta di mille cose, penso ci siano appuntamenti rituali che ognuno
debba seguire attraverso le fonti delle quali più si fida. Dentro il flusso
informativo quotidiano ciascuno deve prendere degli appuntamenti per non essere
travolto dal flusso stesso, che rischia di rendere tutto impressionistico. Compito
del giornalista è mettere in ordine la folla di impulsi, di informazioni, di notizie
che arrivano.
Quali
criteri utilizzi per farti un’idea e per non lasciarti schiacciare dal
mainstream?
Da
giornalista sul flusso ci devo stare. Avendo un’età veneranda, ho acquisito il
modo in cui mi informavo nel Novecento: mi baso molto sulla carta stampata, sui
giornali radio e poi ho rassegne stampa e newsletter che svolgono la funzione
di filtro rispetto all’enormità delle notizie che circolano sulla rete.
Il
vostro racconto non mancherà di fare riferimenti alla storia. Perché sembra
essere così difficile non ripetere gli errori del passato?
La storia degli esseri umani è così, si riproduce sempre in queste forme, non è che scordiamo quello che è accaduto. Ci sono delle dinamiche che fanno parte dell’antropologia, caratteristiche che vanno al di là della storia. Gli esseri umani riproducono errori perché la loro natura è quella, temo. Sappiamo benissimo che non dovremmo commettere certi errori, ma ci sono processi che sono persino più forti della capacità di comprensione umana.
Andrea Delogu e Stefano De Martino conducono l’attesissimo appuntamento musicale di Rai 2, Rai Radio 2 e RaiPlay. Sei puntate, tre splendide piazze italiane per un emozionante viaggio in musica, da Roma a Portopiccolo (TS) a Rimini. Dal 30 giugno il venerdì in prima serata
L’estate,
la musica dal vivo, le piazze gremite… come vi apprestate a vivere questa nuova
avventura?
STEFANO:
Tenendo sempre d’occhio le nuove uscite dell’estate, le playlist che si
aggiornano quotidianamente, ascoltando tanta radio, a partire dai tormentoni
che rimbomberanno, attraverso le casse, nelle grandi piazze di Tim Summer Hits.
ANDREA:
Andando in palestra, devo mantenere il fiato. Saranno quattro ore piene di
ospiti e io e Stefano saremo molto presenti sul palco, non posso sfigurare,
devo correre (sorride)… insomma, non mollo e mi sto allenando alla
Rocky.
STEFANO:
Ci sarà da dare tanta energia, io e Andrea dovremo mettere le nostre virgole in
uno spettacolo fatto da grandi artisti. Con i musicisti e i cantanti sono molto
fan, poterli vedere dal vivo, tutti in una sera, sarà una grande soddisfazione.
Presentarli lo sarà ancora di più.
Che
tipo di rapporto avete con la musica, anche dal punto di vista professionale…
ANDREA:
La musica è il segnalibro della mia vita. Che una canzone mi piaccia o meno,
quando la riascolto dopo qualche anno mi ricorda esattamente il periodo che
vivevo quando la sentivo in radio. La musica è un senso a tutti gli effetti, proprio
come l’olfatto: tu cammini e senti l’odore del sapone di Marsiglia e così ti
ricordi dei vestiti che da bambino ti metteva tua mamma…
STEFANO:
Stretto, perché danza e musica viaggiano di pari passo. Ho un’educazione
musicale profonda, sin da bambino ho sempre suonato il pianoforte e continuo a
suonarlo tutt’ora, mi piace molto anche se lo faccio in maniera amatoriale.
Casa mia è piena di musica.
Tanta
musica, una carovana in giro per l’Italia, chi salirà a bordo di Tim Summer
Hits? C’è qualche personaggio che non vedete l’ora di incontrare?
ANDREA:
Beh sono un’infinità, penso a Blanco, Fabri Fibra, Marracash, Elisa, Elodie,
Sangiovanni, Coez, Biagio Antonacci…
STEFANO:
Uno in particolare, del quale sono da sempre fan, è Michael Bublè. Prima ancora
che mi affidassero la conduzione di Tim Summer Hits avevo acquistato i
biglietti per il suo concerto.
Andrea
e Stefano, due amici sul palco, cosa può dare allo spettacolo un rapporto così
rodato e vero?
ANDREA:
Tanto per cominciare sappiamo esattamente cosa l’altro può fare o che cosa non
vuole fare. Anche lavorare sulla scaletta è proprio show. So che Stefano è
bravo a cantare, a suonare. Lui sa che “cazzeggio” e, avendo fatto la vocalist,
so incitare la folla in precisi momenti, a ritmo.
STEFANO: La nostra complicità e la nostra amicizia, possono essere un valore aggiunto in uno spettacolo giovane e fresco. Penso che l’accoppiata sia perfetta perché tra noi riusciremo a non essere formali, cercheremo di portare sul palco un po’ di autenticità. Prima di essere colleghi siamo amici.
Al via i provini del nuovo programma di Pierluigi Diaco, in onda da settembre su Rai 2. Iscrizioni su www.rai.it/raicasting/
Hanno preso il via, presso gli studi Rai Fabrizio Frizzi in Roma, i primi provini del nuovo programma di Pierluigi Diaco: “BellaMa’”, in onda su Rai2 a partire dal 12 settembre. I candidati al nuovo programma sono influencer, tiktoker o youtuber tra 18 e 25 anni, oppure persone con più di 55 anni: il programma sarà infatti un talent di parola che metterà a confronto le giovani generazioni con quelle dei loro genitori e dei loro nonni, ovvero i ragazzi della Generazione Z, nati dalla fine degli anni 90 ai primi anni dieci del 21’ secolo, e quella dei “boomer”, coloro che, essendo nati tra l’immediato dopoguerra e il 1964, hanno vissuto l’epopea del ‘68 o quella del 1977.
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