Rai per Piero Angela

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“Piero Angela modello esemplare di servizio pubblico”
Le parole dell’AD Carlo Fuortes e della Presidente Marinella Soldi

“Prepararsi al futuro” è il titolo scelto da Piero Angela per la prossima edizione del suo Superquark. Novantatré anni di età, maestro nella divulgazione scientifica, manteneva intatta curiosità di un bambino che scopre il mondo. Al suo entusiasmo per la conoscenza e per la scoperta la Rai e l’Italia intera devono molto. Le sue trasmissioni hanno saputo raccontare a tutti in modo semplice e affascinante argomenti complessi, aspetti del sapere che in passato erano riservati alle fasce più istruite della popolazione. Piero Angela nella sua lunga attività per la Rai ha mostrato come si possa fare un uso alto e insieme popolare del mezzo televisivo, realizzando un modello esemplare di servizio pubblico. Sperimentatore di tecniche televisive all’avanguardia, era amatissimo in azienda per professionalità e dedizione al lavoro. Sapeva valorizzare il contributo di ognuno, consapevole che la televisione richiede gioco di squadra.

Piero Angela, l’ultimo saluto

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Nei giorni scorsi Piero Angela, giornalista divulgatore di alta qualità e decano dell’Azienda, ha voluto lasciare sul social del suo programma SuperQuark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori

“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.

Un grande abbraccio “

Fabiana Giacomotti

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La Rai in mostra al Prix Italia

Il salone del Refettorio di Palazzo Venezia a Roma ospita l’esposizione temporanea “#ViaTeulada66, la tua Rai in dieci programmi che hanno fatto la storia”, a cura di Fabiana Giacomotti e realizzata in collaborazione con Direzione Rai Teche, Direzione Comunicazione e Direzione Produzione Tv. Da “Il Musichiere” a “Studio Uno”, da “Pronto Raffaella?” a “L’altra domenica”, scatti e oggetti per ripercorrere oltre sessant’anni di storia e di costume italiani. Il RadiocorriereTv ha incontrato la curatrice

Che cosa racconta la mostra “#ViaTeulada66”?

Via Teulada rappresenta la memoria e al tempo stesso è qualcosa di insito nella memoria, anche auditiva, degli italiani. Quando abbiamo pensato a come raccontare la Rai al “Prix Italia” nella Capitale, abbiamo detto: Qual è la migliore rappresentazione della Rai a Roma? A tutti è venuto immediatamente in mente la famosa frase “dagli studi Rai di via Teulada in Roma”.  Essendo una linguista quel “in” latino mi è sempre piaciuto molto perché è corretto, perché è il perfetto italiano. Devo essere onesta, per un momento ho pensato di fare questa mostra nella sede stessa della Rai, proprio in via Teulada, ma in questo periodo, con tutti gli studi occupati, non sarebbe stato possibile, così l’organizzazione del Prix ha individuato lo spazio del Refettorio di Palazzo Venezia. Il Refettorio è un luogo collettivo, che oltre a essere un palazzo meraviglioso del primo Rinascimento, è uno spazio pensato per accogliere tante persone, non a caso ricorda uno studio televisivo, proprio perché pensato per il gruppo, per tante persone insieme.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv n. 38 da pg. 22

Massimiliano Gallo

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Nei miei personaggi cerco la verità

Premiato dal cinema, apprezzato dalla grande platea Tv. Massimiliano Gallo torna sul piccolo schermo nei panni di Pietro De Ruggeri, marito del sostituto procuratore Imma Tataranni nella serie diretta da Francesco Amato e trasmessa da Rai1. L’attore napoletano al RadiocorriereTv: «È un racconto moderno, Imma e Pietro sono due personaggi nei quali il pubblico potrà facilmente riconoscersi, due persone normali che diventano straordinarie proprio nella loro normalità»

Cosa l’ha portata nel mondo di Imma Tataranni?

Ho amato subito il progetto e il mio personaggio, Pietro De Ruggeri, il marito di Imma. Sentivo che nel soggetto c’era qualcosa di innovativo, pur nel suo essere così tradizionale. È un racconto in cui convivono crime e commedia, potresti pensare che sia una cosa già vista e rivista, ma secondo me, nel modo di raccontare i personaggi, c’è qualcosa di nuovo. Mi è piaciuta l’idea di raccontare una donna così moderna, perché Imma non è la strafiga di turno, non è ciò a cui siamo abituati dal racconto televisivo, la donna che tutto sa e che tutto vede. Lei è una donna imperfetta, con grande umanità, vive con consapevolezza il fatto di essere una donna in carriera, per cui cerca di barcamenarsi tra famiglia e lavoro, e non lo fa sempre bene.

Che cosa significa essere il marito di Imma?

Imma ha un marito che si sostituisce un po’ a lei, che fa un po’ da mammo. Pietro cerca di mediare il rapporto tra la figlia, che ha 17 anni con tutte le problematiche dell’adolescenza, e la moglie. Imma e Pietro lo fanno con grande serenità e consapevolezza, si sono dati dei ruoli all’interno della famiglia, per loro le dinamiche sono chiare. Lo sono un po’ meno per la madre di Pietro, che è una donna del Sud e che odia la nuora perché capita che si dimentichi anche di preparare la cena. È molto interessante il racconto di una donna che deve imporsi, in un mondo in cui è tutto al maschile, che di solito deve dimostrare di essere perfetta anche a casa. Imma di questo aspetto non se ne frega niente e questo lo trovo molto moderno.

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Stefano De Martino

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Voglio fare il varietà

Stefano De Martino è la scommessa vinta di Carlo Freccero. La passione per lo spettacolo e per la Tv del passato, il mito di Renzo Arbore e la voglia di crescere e sperimentare. Il conduttore di “Stasera tutto è possibile”, il lunedì sera su Rai2, si racconta al RadiocorriereTv: «Per la prima volta sfido me stesso e mi metto in gioco da solo». E per affrontare la stanza inclinata consiglia: «Servono un po’ di coraggio e un forte senso dell’equilibro»

Per la prima volta da solo alla conduzione di un programma, come sta andando?

Per la prima volta sfido me stesso e mi metto in gioco da solo, ho delle responsabilità. Il debutto è stato senz’altro emozionante e sono soddisfatto, ma c’è ancora tanto da fare, non mi accontento e sono solo all’inizio. Non amo bruciare gli step per arrivare subito all’obiettivo, voglio godermi ogni momento nel migliore dei modi, preparandomi e studiando. La preparazione è molto importante, qualunque cosa tu faccia. 

Prima di te c’era Amadeus…

Lo so, ho una bella eredità. Amadeus è un numero uno della televisione, un conduttore a tutti gli effetti che da anni fa questo mestiere. Io mi sto avvicinando a questo ruolo solo ora pur non reputandomi un conduttore. Sto prendendo le misure per trovare una mia forma, amo mischiarmi con il tessuto del programma, mettendomi in gioco. Nella conduzione tradizionale il conduttore è quasi sempre neutrale, mentre a me piace essere anche un elemento di disturbo (sorride, ndr). 

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Daniela Ferolla

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La mia vita green

Da sabato 14 settembre Daniela Ferolla è al timone di “Linea Verde Life” con Marcello Masi su Rai1. La conduttrice al RadiocorriereTv: «Ci occupiamo di ambiente, di qualità del vivere, tematiche attinenti alle mie passioni». E rivela l’impegno profuso nella vita di ogni giorno: «Ho ridotto il più possibile l’uso della plastica, cerco di spostarmi con mezzi più sostenibili, se posso vado a piedi o uso la bicicletta»

Il mondo di “Linea Verde” lo conosci bene, da alcune settimane lo declini in modo diverso in “Linea verde Life”, come stai vivendo questo passaggio?

Con grande entusiasmo perché quelle affrontate da “Linea Verde Life” sono tematiche a me molto care. A differenza della trasmissione della domenica ci occupiamo delle città green, di quelle realtà che sono attente all’ambiente, alla qualità del vivere. Sono contenta perché sono tematiche attinenti alle mie passioni. Dopo cinque anni trascorsi a “Linea Verde” avevo anche un po’ voglia di cambiare rimanendo comunque nella stessa bella e numerosa famiglia.

Vivere eco, vivere bio, le smart city, il tuo è un osservatorio importante, quanta sensibilità ritieni ci sia oggi nei confronti di un cambiamento ormai necessario?

Sono tematiche attualissime, mai come adesso si sente forte l’emergenza, l’abbiamo visto con Greta, lo vediamo con i giovani che si sono forse resi conto prima dei grandi della Terra che qualcosa stava andando a rotoli. In questo senso si sta muovendo tanto anche in Italia. Con il programma cerchiamo di capire quali sono le città più virtuose, cosa si fa in Italia per fronteggiare le grandi problematiche, dall’inquinamento globale ai cambiamenti climatici, alla plastica. Sembra banale ma tutti noi, nella vita di ogni giorno, anche singolarmente, possiamo fare tanto.

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Annalisa Bruchi

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L’Italia? Una grande Patria

Torna il lunedì su Rai2 in seconda serata “Povera Patria”, il programma settimanale di informazione e approfondimento politico che racconta l’attualità attraverso la chiave del conflitto fra visioni opposte e la ricerca di un contatto tra sensibilità diverse ma complementari. Alla conduzione la giornalista senese Annalisa Bruchi. Al centro della trasmissione l’economia e la politica, che saranno oggetto dei confronti tra i protagonisti dell’attualità italiana, ma con un occhio sempre attento a ciò che accade nel mondo

Ci saranno novità rispetto alla precedente edizione?

Intanto devo dire che le vere novità ce le dà l’attualità… Battute a parte, avremo una nuova rubrica in cui Aldo Cazzullo racconterà un patriota, del passato o anche contemporaneo, che ha reso o rende grande il nostro Paese. Il racconto sarà accompagnato da bellissime immagini. Un’altra novità è l’introduzione di un sondaggio settimanale. Poi ci saranno nuovi personaggi tra gli esperti per aiutarci a raccontare quello che sta capitando, dando ritmo alla trasmissione, come abbiamo sempre cercato di fare anche con il nostro fact checking.

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Giovanni Minoli

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Il Mix delle cinque

Pietrangelo Buttafuoco, Giovani Minoli, Annalisa Chirico

Il lunedì e il venerdì alle 17.05 Giovanni Minoli è su Rai Radio1. Fatti,  personaggi, inchieste, faccia a faccia e radiodrammi per interpretare l’attualità anche attraverso la storia

Minoli, partiamo dalla notizia, il 23 settembre su Rai Radio1 parte “Il Mix delle cinque”

Sarà un programma di attualità con inchieste, faccia a faccia, confronti in studio, personaggi intervistati anche con Pietrangelo Buttafuoco e Annalisa Chirico che sono le mie spalle in studio e che avranno un ruolo particolare. Nella prima parte del programma ci sarà anche un mio editoriale, e poi ci saranno i gialli della storia, ossia la storia raccontata come un giallo. Abbiamo trasformato in radiodrammi una gran parte delle puntate de “La storia siamo noi” e abbiamo utilizzato questa modalità narrativa, il giallo radiofonico, che credo potrà soddisfare parecchio i radioascoltatori.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv n. 38 da pg. 32

Pierluigi Diaco

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Notte parole emozioni

Pierluigi Diaco

L’edizione pomeridiana di “Io e Te” è stata apprezzata dal pubblico, ti aspettavi un riscontro così importante?
Sono orgoglioso di avere instaurato con il pubblico di Rai1 un rapporto di fiducia che assomiglia a quello tra un conduttore radiofonico e i suoi ascoltatori. Venendo dalla radio, essendo un uomo di radio, ci tenevo a instaurare un meccanismo di complicità con i telespettatori, e penso che questo sia accaduto e ovviamente mi inorgoglisce e mi commuove.

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Nella mia cucina

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In cucina con Cracco

Al via il cooking show condotto dal grande chef con la partecipazione della regina del web Camihawke. In onda dal 16 settembre, dal lunedì al venerdì, alle 19.40 su Rai2

«Aprite le orecchie, si cucina!»: è un po’ questo slogan a riassumere il senso del nuovo cooking show di Rai2, in onda da questa sera, alle 19.40. Al timone delle venti puntate del programma, originale e divertente, lo chef pluristellato Carlo Cracco e la web creator Camihawke. Un’occasione per riscoprire il lato più autentico dello chef, che rivedremo nei panni di se stesso, cioè, per dirla con le sue parole, a fare la cosa che gli riesce meglio: cucinare. In ogni puntata, infatti, Cracco accoglierà un cuoco amatoriale nell’intimità domestica della sua cucina dove, insieme, realizzeranno la stessa ricetta. I due però lavoreranno dandosi le spalle e il cuoco di turno, che avrà a disposizione gli stessi strumenti e gli stessi ingredienti dello chef, dovrà cercare di realizzare un piatto identico solo ascoltando le parole di Cracco che gli spiegherà ogni passaggio, ma non mostrerà mai quello che sta facendo.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv n. 37 da pag. 26