Aurora Ruffino

Ho ascoltato la voce della natura

«Lavorare a questa serie mi ha dato la possibilità di vivere luoghi meravigliosi di cui mi sono innamorata, facendomi scoprire colori che non sapevo neanche potessero esistere», racconta la giovane attrice tra le protagoniste della nuova stagione di “Un Passo dal Cielo – I Guardiani”, il giovedì in prima serata su Rai1

Foto-Erika-Kuenka

Un ruolo molto green per lei dopo il chiaro scuro de “I Medici”…

Sono storie e mondi completamente diversi, ma si tratta di due personaggi molto interessanti. Dafne è davvero una donna particolare, io la definisco una Amazzone dei boschi per il suo atteggiamento da guerriera. Vive isolata da tutto e da tutti in mezzo alla foresta, in una casetta con la sua bambina. C’è molto mistero intorno a lei, solo di puntata in puntata si svelerà chi è veramente.

Cosa ha portato il suo personaggio alla serie?

Dalla conoscenza più profonda tra Dafne e Francesco piano piano si farà luce su alcuni eventi che riguardano Emma, la compagna di Neri.

Una donna misteriosa e una bambina che ha subito conquistato l’attenzione di tutti

Mia (Lara nella serie) è incredibile, una bambina meravigliosa, di una dolcezza infinita. Basta guardarla negli occhi che subito ti riscalda, ti conquista. Al nostro primo incontro è bastato pochissimo per ritrovarci abbracciate e giocare insieme. Anche Francesco Neri (Daniele Liotti) è stato rapito da lei, dalla profondità di uno sguardo ipnotizzante, che nasconde qualcosa di più profondo. Tra loro si crea subito un rapporto speciale, Neri sente di essere responsabile nei suoi confronti e di proteggerla.

Che sensazione ha provato a sentirsi libera sul set di abbracciare e ricevere emozioni?

È stato davvero un privilegio, siamo sempre molto controllati e si lavora in serenità. Oggi, se ti viene voglia di scambiare un gesto affettuoso con le amiche o con il fidanzato per strada, si percepisce una specie di disagio, non siamo più abituati a vivere questo tipo di gesti, si è persa la naturalezza, la spontaneità della condivisione della fisicità. Noi italiani in particolare amiamo sentirci vicini, baciarci, stabilire un contatto fisico, momenti che in questo ultimo anno abbiamo perso. A volte ripenso a quelle persone che si bendavano per strada, spalancavano le braccia e dicevano “abbracciami”. Passata tutta questa situazione ho proprio voglia di andare in mezzo alla strada e fare tanti assembramenti, prendere abbracci da chiunque.

Dafne è anche il nome di una Ninfa, una figura che ha un rapporto privilegiato con la natura. Qual è il suo rapporto con l’ambiente?

Lavorare a questa serie mi ha dato la possibilità di vivere luoghi meravigliosi di cui mi sono innamorata, facendomi scoprire colori che non sapevo neanche potessero esistere. Da adolescente rifiutavo completamente tutto quello che aveva a che fare con la natura, volevo stare in città con gli amici. Quando si è ragazzi la prima cosa che si cerca è il contatto, le relazioni sociali, ora invece tutto è cambiato. Ogni volta che posso cerco l’isolamento in natura per vedere con occhi diversi cose che troppo spesso ho ignorato, è un rapporto che cresce ogni giorno di più. Amo tutte le stagioni, ma la primavera con i suoi fiori, profumi e colori è la mia preferita, quella che mi regala più emozioni.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N. 16 a pag.26