Antonella Clerici
Quanto sono gagliardi i miei Senior!
La popolare conduttrice torna in prima serata con il programma rivelazione della scorsa stagione Tv. In gara tanti talenti over 60, le loro voci, le loro emozioni. Confermati coach Loredana Bertè, Clementino e Gigi D’Alessio, atteso il debutto di Orietta Berti. «Se hai vitalità, speranza, voglia di fare, non è mai troppo tardi per fare qualsiasi cosa. Chi viene da noi ha sempre tanto da raccontare» afferma la padrona di casa. Da venerdì 26 novembre su Rai1
Riparte “The Voice Senior”, vinta la sfida dello scorso anno come si appresta a vivere questa seconda stagione?
Con gioia. Il mio stato d’animo è molto sereno, sappiamo d’avere fatto un buon lavoro con le blind auditions, che stiamo già registrando. Sono contenta perché avremo più puntate, saranno otto, e di conseguenza la possibilità di fare partecipare più persone. Le loro storie, i loro racconti, che approfondiamo sul mio divanetto, sono fondamentali. In questo programma c’è una dicotomia che a me piace moltissimo, da casa conosci la storia dei protagonisti e nel momento in cui inizia l’esibizione sai, ad esempio, che una persona canterà un certo brano per un determinato motivo, e così ti auguri che i coach si girino. Fai il tifo. I coach, invece, non conoscono niente di chi sale sul palco e possono giudicare solo la voce.
Ci si abitua ad ascoltare e a condividere emozioni così vere?
Mai. C’è un’alternanza di emozioni, dalla risata alla commozione. Incontri persone che hanno avuto una vita anche complicata, c’è chi è arrivato a un passo dal successo e poi non l’ha avuto, c’è chi ha fatto il pianobar, chi ha cantato ai matrimoni o chi semplicemente sotto la doccia. Sono persone che hanno una vita molto normale ma che sin da bambine hanno avuto una grande passione per la musica, terapeutica nei momenti difficili. I concorrenti di “The Voice Senior” vanno dai 60 agli 88 anni, e hanno tutti tante cose da dire e da raccontare.
Che cos’è il talento?
La capacità di comunicare un’emozione. Puoi cantare bene ma magari non riesci a trasferire “quel non so che”, puoi condurre bene ma senza avere empatia, puoi essere un bravo giornalista ma senza avere il senso della notizia. Ecco, il talento è quel pezzettino in più che fa fare il salto in avanti, che ti fa spiccare sugli altri. Può essere legato all’ironia, allo stile, può essere anche un difetto, non necessariamente un pregio.