Anna Bellato

Le mille anime dei miei personaggi

Il RadiocorriereTv intervista Anna Bellato con Marco Giallini nella serie cult di Rai2 “Rocco Schiavone”. “Nei personaggi di Manzini c’è il bianco ma c’è anche il nero, c’è la luce insieme all’ombra. Il pubblico è attratto da una narrazione con più dimensioni”, dice l’attrice veneta. La quarta e ultima puntata della serie è in onda il 24 ottobre in prima serata

Come è stato l’incontro con la serie e con Marco Giallini?
Marco sul lavoro è una persona estremamente generosa e con lui mi sono trovata benissimo. È un attore che vive il momento e per un artista è bello potere giocare, creare in scena. C’è stata grande sintonia sin dalla prima scena, Marco è un attore vivo e ti consente di restare tale. Ho capito da subito che era un buon compagno di lavoro e la cosa bella è che ho sentito di esserlo per lui.

Rocco Schiavone è una serie non convenzionale, cosa la appassiona di questa storia?
La scrittura della serie fa nascere una scintilla, la bellezza è nella complessità, nel fatto che i personaggi hanno tante sfaccettature, proprio come la storia di Rocco, che viaggia su più piani. Il vicequestore ha la sua storia personale abbastanza nera, che attraversa le varie serie, e ha anche tutti i casi da risolvere. Nei personaggi di Manzini c’è il bianco ma c’è anche il nero, c’è la luce insieme all’ombra. Questo, per un attore, così come per uno spettatore, è un valore aggiunto importante. Il pubblico è attratto da una narrazione con più dimensioni.

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